lunedì 30 settembre 2019

IL FIGLIO DI SHERLOCK HOLMES DI GUIDO SGARDOLI (NO SPOILER)

IL FIGLIO DI SHERLOCK HOLMES
di Guido Sgardoli

Trama: David ha una mente acuta e brillante e una convinzione che si porta dietro sin dall'infanzia, trascorsa in un orribile orfanotrofio: di essere il figlio segreto di Sherlock Holmes. Per questo decide di seguire le orme del grande investigatore, scomparso in modo misterioso, e insieme all'amico Calum si trasferisce nell'appartamento al 221/B di Baker Street. Il primo incarico non si fa attendere, glielo propone un certo John Snow, che ha qualche problema con uno dei suoi affittuari. David e Calum accettano, benché il caso appaia fin troppo semplice. Ma ben presto si ritroveranno intrappolati in un labirinto fatto di intrighi, enigmi e finzioni. Chi si nasconde dietro la catena di indizi che, come una caccia al tesoro, trascinerà i due giovani investigatori ai quattro angoli di Londra? David è pronto ad affrontare ogni pericolo, forte della fiducia nelle proprie capacità deduttive e della speranza che prima o poi Sherlock Holmes tornerà, per abbracciarlo e mostrare al mondo intero il suo figlio segreto.

Recensione: Insomma, lo devo ammettere, appena leggo il nome Sherlock Holmes la mia mente dice: "Prendi quel libro, lo DEVI leggere!". Solitamente mi trovo dei personaggi un po' stereotipati oppure che non riesco ad affezionarmi tanto invece, qui, signori e signore thrilleriani posso dirvi con certezza che questo libro è un piccolo capolavoro.




Quando leggo un giallo inglese io me lo immagino così:

"Tre ceppi di faggio scoppiettavano allegri nel camino e altrettante tazze di tè attendevano fumanti sopra il tavolo." 

David e Calum sono due ragazzini che hanno sempre vissuto in un orfanotrofio ma ora, grazie al dottor Watson possono alloggiare nella famosa casa di Baker Street.
Una sera bussa alla porta uno strano uomo di nome John Snow e chiede di poter parlare con Sherlock Holmes, la padrona di casa la signora Hudson gli spiega che il famoso investigatore è morto e che non potrà parlare con lui ma in quel momento entra nella stanza David. Si presenta come figlio di Holmes e gli dice che sarà lui ad aiutarlo per qualsiasi affare avrebbe voluto affidare al padre.
John Snow racconta che c'è uno strano inquilino, in una delle case che ha affittato, che paga l'affitto puntualmente ma non sa nulla di lui e vuole scoprire cosa fa tutto il giorno chiuso in casa e avere più informazioni possibili.
David, da quel momento, insieme al suo amico Calum inizierà ad indagare ma presto scoprirà tantissime informazioni, false piste e tanti indizi che portano ad un solo finale.

David è degno figlio di Sherlock. Anche se è cresciuto in un orfanotrofio e non ha imparato o assimilato il modo di parlare o di ragionare del padre poco importa. Fin da subito si capisce che la sua mente lavora a ritmo serrato. Nel momento in cui John Snow si è seduto in salotto ha iniziato a notare alcuni dettagli e a fare delle domande mirate. Odia l'ozio e la pigrizia però considera Calum il suo migliore amico, o meglio, la sua unica vera famiglia.
Calum invece assomiglia a Watson quando ha lavorato insieme a Sherlock al primo caso. Titubante su tutto e non capiva come un semplice granello di sabbia poteva aprire una pista e arrivare al colpevole. Calum è un ragazzo grassottello che pensa prima al cibo e poi ai fatti da seguire per scoprire la verità su Snow.
Sono una coppia creata in modo eccellente e mi piace come, con le loro differenze, riescono ad amalgamarsi e a creare un duo perfetto.

Per tutto il libro inseguiamo una serie di indizi, dai più semplici, come un indirizzo fino ai dei semi di mela (semi di mela? e sì, capirete alla fine!). Quello che ho apprezzato sono i colpi di scena creati in modo da non poter appoggiare il libro sul comodino, è impossibile anche perché, e qui arriva la parte più bella, ci sono dei personaggi e degli scrittori che tutti noi conosciamo. Possiamo trovare Edgar Allan Poe, per tutto il tempo mi ha fatto ridere. Pensare a lui come una persona sempre depressa, che ha bisogno di pensare e fare tanti bagno caldi con i sali profumati. Oppure Dorian Grey, questo bellissimo ragazzo con il viso come una tazza di porcellana e i capelli biondi e non solo perché troviamo altre conoscenze letterarie. 

Questo libro insegna due punti fondamentali della vita. La prima è l'amicizia, quella che si è creata tra David e Calum è una di quelle che va oltre ogni ostacolo. Uno può contare sull'altro e non importa se ci sono degli screzi perché alla fine l'amico ci sarà sempre. L'altro insegnamento è di non mollare mai. Se hai un obbiettivo, anche se sembra insormontabile, non lasciar perdere tutto al primo problema ma prosegui, anche con l'aiuto di qualcuno.

Il finale... ho apprezzato tantissimo il fatto che David ha riassunto tutto in tre pagine, ha parlato dei personaggi e dei loro legami in modo da poter stupire con il gran finale!

Voto: 5/5
Consigliato: Sì, ma dovrebbero leggerlo tutti gli amanti dei gialli!

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