di Agatha Christie
Trama: King's Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove tutti si conoscono e dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade: l'uomo più ricco del paese Roger Ackroyd, viene inspiegabilmente assassinato proprio quando stava per leggere una lettera che avrebbe fatto luce su un misterioso suicidio. Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità e in particolare gli amici e i parenti della vittima. Non tutti però hanno da dolersi dell'accaduto, almeno così sembra credere un buffo straniero trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche: in breve l'uomo, che è altri che l'ineguagliabile Poirot, riesce a scoprire che la realtà è ben diversa da quella che appariva e che tutti, anche le persone più insospettabili, hanno qualcosa da nascondere.
Recensione: Questo è il sesto libro con Poirot, uno tra i più famosi e particolari, ma il perché lo scoprirete solo leggendolo.
Ci troviamo in un piccolo paese dove Poirot si è ritirato per poter stare tranquillo e non dover più investigare, ma questa pace dura poco perché a King's Abbot avviene un omicidio.
Roger Ackroid è un uomo molto ricco e vive in una delle ville più belle del paese. Una sera invita a casa il suo amico, il dottor Shepard. Durante questo incontro chiede informazioni su una morte, o meglio, suicidio avvenuto il giorno prima in più parlerà del fatto che si sente sempre agitato e ha paura di essere osservato. La sera stessa Roger riceve una lettera dalla donna suicidata, la donna che presto avrebbe dovuto sposare, in quelle poche righe viene spiegato che era da un anno (dalla morte del marito) che veniva perseguitata da un uomo per avere informazioni e alla fine c'è il nome di quella persona ma il signor Ackroyd smette di leggere la lettera. Ha bisogno di stare da solo.
Il dottore capisce il suo stato d'animo e ritorna a casa ma dopo neanche un'ora riceve una telefonata. Il signor Roger è stato ucciso.
Il libro è scritto dal punto di vista del dottor Shepard, infatti sarà lui ad affiancare Poirot e aiutarlo con la ricerca dell'uomo che ha ucciso il suo caro amico.
Perché le persone amano i libro di Agatha Christie? Perché sono semplici eppure molto enigmatici.
L'assassino viene ritrovato in una stanza chiusa a chiave.
L'assassino era già dentro la stanza? Oppure è entrato dalla finestra aperta dallo stesso Roger? Ma se ha aperto la finestra conosceva il suo assassino? E perché è stato ucciso?
(Francobollo inglese)
Poirot inizia ad indagare e mettere insieme tutti i piccoli elementi che riesce a trovare. In casa, durante la morte di Roger, c'erano molte persone ma erano quasi tutti dei dipendenti. L'uomo, essendo molto ricco, poteva essere soggetto a invidia da parte di qualcuno oppure, la cognata che ospitava sperava nella sua morte per avere la casa o almeno un po' di eredità.
Il lettore farà un viaggio nella mente e nelle scoperte che che contraddistinguono la bravura e la capacità di Poirot, infatti alla fine ci troviamo con il detective e tutte le persone coinvolte nell'omicidio. Tutti sono sospettati ma con calma e parsimonia Poirot spiega ogni minimo dettaglio sulla storia e come sia arrivato a capire chi è l'assassino. E qui scatta il colpo di scena.
Un libro molto bello che mi ha sorpreso, considerando che è la prima volta che l'ho letto e che non ho mai visto il film.
C'è una frase che mi ha colpito e che delinea perfettamente il modo di svolgere le indagini di Poirot:
"-Utilizzerete la macchina della verità?-
-Ne ho sentito parlare, sì- ammise Poirot. -Ma io sono all'antica. Uso metodi antichi. lavoro solo con le celluline grige. E ora cominciamo...-
Un libro che consiglio a tutte le persone che di si avvicinano a questo genere per la prima volta ma anche a chi non ama la scrittura in prima persona. Forse, grazie a questo libro breve e coinvolgente si possono capire e ci si può appassionare a questo tipo di scrittura e scelta stilistica.
Voto: 5/5
Consigliato: Sì!
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