mercoledì 11 settembre 2019

LA FIGLIA DEL TEMPO DI JOSEPHINE TEY (NO SPOILER)

LA FIGLIA DEL TEMPO
di Josephine Tey




Trama: L'ispettore capo Grant è costretto in ospedale per un banale incidente e si annoia a morte. Un'elegante amica gli porta delle stampe che lo distraggano. Tra queste il ritratto di Riccardo III, famigerato sovrano inglese del xv secolo di cui la storia narra che fece uccidere i nipotini per impadronirsi del trono. Ma c'è qualcosa in quel viso, in quella postura, che accende l'intelligenza del raffinato detective e la pietà del poliziotto. E studiando carte, test e documenti, Grant scopre quanto la verità sia figlia del tempo: il tempo, che distorce e che riabilita.

Recensione: Quando ho iniziato a leggere questo libro ho controllato tre volte l'anno di pubblicazione. 1951 (in Italia solo nel 1976) e per tutto il tempo sono rimasta sorpresa da tanti elementi che vi spiegherò...

L'Ispettore capo Grant ha una passione per il viso delle persone. Guarda i particolari come il naso o le labbra ma gli occhi... sono proprio quelli che dicono quasi tutto di una persona.
Mentre si trova nel letto di un ospedale, annoiato e senza voglia di immergersi nelle letture che gli portano gli amici, sfoglia delle stampe con autoritratti che gli ha portato una cara amica e attrice. 
Immediatamente viene rapito da uno sguardo, quello di Riccardo III. La sua storia è complessa e brutta ma negli anni la verità è rimasta nascosta tra le pieghe del tempo ma quello che è certo è che ha fatto uccidere i suoi due nipotini.

Grant si chiede se il ritratto che osserva sia stato fatto dopo l'omicidio perché gli occhi sembrano tristi, come di qualcuno che ha fatto qualcosa di sbagliato.
Da questo momento inizia ad indagare e cercare di capire la verità: ha davvero ucciso i suoi nipoti? Perché l'ha fatto? E come li ha uccisi?
Grazie ai suoi amici e alle due infermiere inizierà a leggere manuali e saggi molto complessi e tecnici ma è disposto a tutto pur di scoprire la verità.

Ora, perché mi sono stupita dell'anno di pubblicazione? Quando leggo i libri di Agatha Christie si sente subito che l'autrice ci trasporta all'inizio del novecento. Dalle descrizioni dei vestiti ai dialoghi e tanti piccoli elementi che rendono grandi i suoi libri. 
In questo libro invece no. Sembra scritto in tempi recenti, non ho mai avuto la sensazione di essere negli anni '50 e la scrittura moderna ha aiutato questo mio sentimento.
Grant è particolare, il fatto che ama osservare il viso delle persone significa che nell'ambito del suo lavoro riesce, solo con uno sguardo, a capire chi mente e chi no. Ma in questo libro, l'autrice, ha deciso di dare più spazio alla storia che al personaggio in sé. 

Anche se si accenna molto alla storia di Riccardo III non c'è mai stato un attimo di noia e la passione che ha travolto Grant travolgerà anche tutti i lettori.

L'opera è stato inserita al primo posto nell'elenco dei migliori cento romanzi gialli di tutti i tempi pubblicato nel 1990 dalla Crime Writers' Association, infatti proprio per questo ho deciso di leggerlo, non conoscevo l'autrice e anche se questo è il quinto libro della serie con Grant spero di trovare anche i primi 4.

Voto: 4,5/5
Consigliato: Assolutamente sì. Amate i gialli? Non potete perdervi questo piccolo gioiello.


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