sabato 14 settembre 2019

IL SENSO DEL DOLORE. L'INVERNO DEL COMMISSARIO RICCIARDI DI MAURIZIO DE GIOVANNI (NO SPOILER)

IL SENSO DEL DOLORE. L'INVERNO DEL COMMISSARIO RICCIARDI
di Maurizio De Giovanni



Trama: Il talento infinito, l'amore del pubblico, la devozione delle donne, l'amicizia dei potenti: e Arnaldo Vezzi, il più grande tenore del suo tempo, crede di essere un dio. Quindi si prende quello che vuole, se ne serve e lo getta via; calpesta cuori e anime; deride, distrugge. Tutto deve essere suo, nulla gli si può rifiutare. Ma un dio può non essere immortale.


Recensione: Ho deciso di iniziare questa serie senza leggere la trama. Un piccolo esperimento, volevo in qualche modo essere travolta dalla storia e dai personaggi senza sapere a cosa sarei andata incontro.

Ci troviamo a Napoli nel 1931, il tenore Arnaldo Vezzi viene trovato morto nel suo camerino del teatro San Carlo. A indagare ci sono il commissario Ricciardi, il suo collega brigadiere Maione e la squadra mobile della questura di Napoli.

Arnaldo era un uomo conosciuto in tutto il mondo, amico del Duce e con un carattere rude e arrogante. Ed era proprio il suo modo di porsi con le persone che complica il lavoro di Ricciardi, perché in molti avrebbero potuto e voluto ucciderlo.
Il teatro San Carlo viene chiuso e tutte le persone che sono entrate in contatto con Arnaldo Vezzi, o che lavoravano a stretto contatto con lui, ora devono essere interrogate.

Quello che mi ha colpito maggiormente è stato il fatto di ritrovarmi in una Napoli del '31, cosa che non mi aspettavo minimamente. Ricciardi non è come gli altri commissari che ho incontrato in vent'anni di lettura thriller e gialla, lui fa una vita molto semplice, non ha una famiglia ma quando rientra a casa dal lavoro c'è la sua tata novantenne ad aspettarlo e ad accudirlo come se fosse un bambino. 
Tutti i capitoli dove incontriamo Rosa sono di una tenerezza inaudita. Qui il vero Ricciardi esce allo scoperto, mangia i fagioli preparati da lei, anche se a lui non piacciono e prima di chiudere la porta della sua camera si assicura che lei stia dormendo. 
Però fuori indossa una maschera scura, nessuno lo conosce realmente a parte Maione, il suo collega, perché Ricciardi nasconde un segreto: riesce a vedere gli ultimi istanti di vita della persona uccisa.
Quelle immagini le vede come un flash, durano qualche secondo ed è anche grazie a questo che riesce a trovare e analizzare diverse piste per scoprire chi è l'assassino.

In questo caso, considerando l'anno, non ci sono elementi alla CSI ma si tratta di un semplice giallo, interrogare tutti, cercare l'elemento che non combacia, indagare e scoprire la verità. L’autore accompagna il lettore per questa storia, indaga insieme a lui e si scoprono piccoli particolari che aiutano a capire chi è l’assassino, starà a noi decidere se provare a risolvere l’enigma con gli indizi oppure farci accompagnare dalle parole e dalla storia fino alla conclusione del libro e dell’indagine.

Devo dire che mi sono buttata a capofitto su questo libro, attratta soprattutto dalle descrizioni, tante volte ci viene raccontato un solo particolare ma molto significativo. Qui siamo in una Napoli del dopo guerra, l’autore riesce a farci sentire la povertà e come le persone trovavano la forza per andare avanti. Una città diversa da quella che vediamo in televisione o passeggiando per le sue strade e devo ammettere che sono rimasta affascinata da come è stata dipinta in questo libro. Penso che non sia facile ambientare un libro in una città meravigliosa ma in un periodo storico buio ma De Giovanni è riuscito perfettamente a cambiare volto alle strade e alle persone rendendola una grottesca città del dopo guerra. Una Napoli colorata di grigio così come l'anima di Ricciardi. 

Lui è uno di quei personaggi che, anche se molto schivo, vorresti come amico. Un amico letterario che non vedi l'ora di rincontrare per scoprire altri particolari della sua vita.

"Ma Ricciardi aveva capito, ben prima di studiarlo sui libri, che il delitto è la faccia oscura del sentimento: la stessa energia che muove l'umanità la devia, fa infezione e suppura esplodendo poi nell'efferatezza e nella violenza."


Voto: 5/5
Consigliato: Sì! Anche voi vi innamorerete di questo personaggio.

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