martedì 17 settembre 2019

OLTRE LA BARRIERA DI FILIPPO MAMMOLI (NO SPOILER)

OLTRE LA BARRIERA
di Filippo Mammoli





Trama: Pena di morte per omicidio di primo grado: è questo il verdetto che emette il tribunale di Lafayette, in Louisiana, contro il ricercatore italiano del MIT Lorenzo Rossi. Nell'angoscia dei giorni senza speranza trascorsi nel braccio della morte, Lorenzo ottiene dal fanatico direttore del penitenziario, Carl Sain, di poter scrivere un diario. Ma quando Susan Taylor, la moglie di una delle guardie carcerarie, si imbatte per caso in quelle pagine, capisce che qualcosa non torna. E comincia un'indagine personale che la porterà a svelare i contorni inquietanti di una storia dove scienza e pregiudizio si intrecciano in un gioco pericolosissimo. Finirà così per scoprire i dettagli di un esperimento scientifico mai tentato prima, un'esperienza rivoluzionaria destinata a spostare gli equilibri tra la vita e la morte. Improvvisandosi detective per ingaggiare un'avvincente lotta contro il tempo, Susan spera di recidere il cappio che si stringe ogni giorno di più intorno al collo del fisico italiano.

Recensione: Mi sono soffermata diverse volte ad osservare questa copertina quando giravo su facebook. mi piacciono i colori scelti, è semplice ed attrae. Mi sono buttata a capofitto su questo libro e mi sono immersa nella storia.


Lorenzo è nato a Pisa ma per lavoro si trasferisce in America, lavora come ricercatore al MIT. La storia però inizia nel momento in cui Lorenzo viene arrestato.
Il libro è scritto in prima persona sia dal punto di vista del ricercatore che di Susan, moglie della guardia carceraria.
Il libro è una sorta di diario. Lorenzo si ritrova nel braccio della morte e la sua unica libertà è poter scrivere. Inizia così a buttare su carta i suoi pensieri sul luogo dove è stato rinchiuso ma pian piano scopriamo anche il perché si ritrova lì dentro. 
Un viaggio nella mente dell'uomo, dove escono fuori i sentimenti più crudi e reali.

I capitoli con Susan invece, anche se in prima persona, raccontano la sua curiosità nel scoprire tutta la verità su Lorenzo. Perché il marito ha sul cellulare le foto delle pagine scritte dal detenuto? E perché non trova nulla su internet su questa storia? 
Susan inizia ad indagare in solitaria e pian piano scoprirà tutta la verità sul perché Lorenzo si trova nel braccio della morte.

Questo è uno di quei libri che si leggono velocemente grazie alla scrittura di Filippo. Il fatto di aver creato dei capitoli alternati ha aiutato molto il lettore a proseguire con la storia. Da una parte c'è Lorenzo, con le sue pagine scritte, con la spiegazione del suo lavoro. Questi sono i capitoli più incentrati sul personaggio, su quello che si può provare stando lì dentro. Una cosa che mi ha colpito è quando viene descritto l'urlo di un condannato a morte quando viene decisa la data di esecuzione. In quel momento non puoi fare nulla, non puoi scegliere, devi solo obbedire e andare verso la morte.
I capitoli con Susan sono più frizzanti, hanno più grinta anche perché, scavare nel passato e nel lavoro di Lorenzo non è facile. Dovrà affrontare un viaggio e anche delle ricerche più mirate visto che internet non serve a nulla in questo caso.

Questo non è il classico thriller dove dobbiamo cercare un assassino, non si cerca di entrare nella testa dello scrittore e dei personaggi per capire prima la fine. 
Ci sono pochissimi dialoghi nei capitoli di Lorenzo e quei pochi sono incentrati sulla religione. 
A parte qualche momento, dove i pensieri del detenuto mi lasciavano incredula non ho avuto la sensazione di ansia o angoscia, non ho mai avuto paura per il detenuto forse perché non sono riuscita ad entrare realmente in contatto con lui. Queste lunghe descrizioni su quello che prova o quello che è successo al lavoro, mi hanno reso, a tratti la storia stagnante.
Avrei preferito poter vedere dei flashback della storia piuttosto che leggerla come lettera.

Devo ammettere che ho preferito di gran lunga Susan, forse perché i dialoghi e la suspanse è stata creata in modo perfetto.

Ammetto che la fine mi aspettavo tutt'altro e forse in questo caso ci stava però apprezzo la scelta dell'autore.
Mi sento di consigliarlo a chi preferisce un thriller introspettivo.

Voto: 3,5/5
Consigliato: Sì, se vi piace questo genere di thriller.




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