mercoledì 23 ottobre 2019

UNO STUDIO IN ROSSO DI ARTHUR CONAN DOYLE (NO SPOILER)

UNO STUDIO IN ROSSO
di Arthur Conan Doyle



Trama: Nel racconto del misterioso omicidio, in cui viene invocata la consulenza di Holmes da parte dei due ispettori Lestrade e Gregson, si inserisce una “storia nella storia”, ambientata nello Utah e nella setta dei Mormoni, che fa da presupposto al movente del caso. In questa storia l’autore non cela la sua riprovazione per tali società segrete, cosa che inseguito ripeterà, nel romanzo breve “La valle della paura”, anche questo con doppia ambientazione inglese e americana.

Recensione: è il primo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle della serie delle avventure del celebre detective Sherlock Holmes. Fu pubblicato nel 1887, e vi fu presentata la coppia più celebre della letteratura investigativa: Holmes e Watson. Contemporaneamente vi viene presentato il metodo analitico e deduttivo di Holmes, citando anche lo scrittore, Edgar Allan Poe, che per primo lo illustrò.


Sono passati 132 anni dalla pubblicazione di questo libro ed è considerato un pilastro della letteratura gialla. Perché?
La storia è divisa in due parti apparentemente sconclusionate tra di loro. Il libro è scritto da Watson, infatti tutto quello che ci viene raccontato lo vediamo attraverso i suoi occhi e i suoi pensieri.
Nella prima parte avviene il più importante incontro della storia. Holmes e Sherlock.
Holmes, un medico, è un in guerra ma, se per molti ha portato solo fortune a lui no, infatti si fa male quasi subito e non riesce più a stare in campo così gli danno un congedo di 9 mesi per riprendersi. Con i pochi soldi che ha in tasca decide di trasferirsi a Londra e alloggia in un bel alberghetto ma ben presto capisce che non può continuare a sperperare così i soldi e cerca una nuova abitazione. Un giorno si imbatte in un suo conoscente che gli parla di questa persona che cerca una casa da condividere per poter affrontare le spese senza problemi. Holmes accetta e grazie a questo incontra Sherlock e in pochissimi giorni si trasferiscono nella casa più famosa al 221B di Backer Street. Ben presto Holmes si renderà conto che Sherlock è un uomo "strano", le sue conoscenze sono diverse rispetto a quelle che deve avere un brav'uomo eppure ha una mente molto fine e deduttiva.
Un giorno, Sherlock, riceve una lettera da parte da un ispettore di Scotland Yard dove viene chiesto il suo aiuto per un crimine senza indizi.
Sherlock accetta e porta con se il suo amico Watson. Il cadavere si trova in un appartamento e Sherlock, in pochi minuti riesce a trovare un piccolo anello. Questo è l'inizio dell'investigazione.

Se Watson è un medico, con una cultura che gira intorno non solo alla medicina ma anche alla letteratura, è spesso ritardatario e ama stare tranquillo a bere te e a leggere il giornale. Sherlock è l'esatto opposto. Non ama la pigrizia e la sua curiosità lo spinge a cercare e fare di tutto. 
Mettere due personaggi così diversi tra loro è un azzardo ma in realtà funziona. Certo, ora lo sappiamo perché nella letteratura si usa quasi sempre questa tecnica, ma per il 1887 era una novità.
Le deduzioni di Sherlock in realtà noi non le vediamo subito. Capisce per primo chi è l'assassino e decide di mostrarlo in modo quasi teatrale e sinceramente l'ho trovato divertente. 
Mi piace pensare anche come il signor Watson, nel giro di un breve racconto sia leggermente cambiato credendo di più in Sherlock e alla sua stravaganza.

La seconda parte è ambientata nello Utha. Noi ora sappiamo chi è l'assassino, come Sherlock è arrivato alla conclusione ma non sappiamo il movente. Doyle infatti decide di spiegarlo qui, con molta calma.

Solitamente non amo i libri che usano questa tecnica, preferisco leggere capitoli alternati e ritrovarmi a scoprire tutto man mano che leggo però, capisco anche che non è un romanzo moderno. 

In conclusione penso che Conan Doyle sia riuscito a creare un personaggio importante e che piace alla gente perché è estroso, diverso dal solito e geniale.

Voto: 4,5/5
Consigliato: Se ami i thriller e gialli bisogna assolutamente leggere Conan Doyle.



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