di Irene Adler
Recensione: Finalmente sono riuscita a leggere il secondo libro di questa fantastica saga... sembra incredibile ma questi personaggi mi hanno stregato e sono felice di ritrovarli per una nuova avventura!
Abbiamo lasciato i nostri amici alla fine della prima avventura. Erano riusciti a scoprire la verità sulla morte dell'uomo ritrovato nella battigia. Ora Sherlock, Irene e Lupin sono divisi.
Sherlock si trova a Londra, inizia a suonare il violino e scrive delle lettere a Irene.
la ragazza invece si trova a Parigi, gli mancano i suoi amici e legge spesso le lettere che riceve ma un giorno, suo padre ritorna da un viaggio di lavoro e decide di regalare alla moglie e alla figlia dei biglietti per vedere l'ultima opera teatrale che farà la famosissima Ophelia. L'opera si terrà a Londra. Irene è felicissima e non vede l'ora di rivederlo ma a partire saranno Irene, il padre e il maggiordomo Orazio.
Una volta arrivata a Londra riesce a incontrare solo Sherlock perché presto, i due amici scopriranno che Alfredo Santi, il compositore delle opere di Ophelia è stato ucciso e la persona accusata è il padre di Lupin.
Qui la genialità di Sherlock spicca ancora più prepotente. Anche se sono passate poche settimana dalla fine della storia precedente si nota che è cresciuto. Con l'anonimo invia dei giochi ad un giornale e in qualche modo si percepisce il legame che si è creato con Irene.
(Immagini di inizio capitolo)
Lupin, il loro amico confessa il vero lavoro del padre, ma nel farlo ha paura di essere abbandonato dai due amici ma in realtà non è così, e saranno proprio loro a scoprire la verità sull'omicidio.
C'è una scena bellissima e romantica tra Irene e Lupin e devo ammettere che mi ha fatto sorridere. Mi è piaciuto questo piccolo evolversi della storia personale dei personaggi.
Un punto d'onore va al maggiordomo Orazio. Un uomo alto e di colore. Inizialmente sembra un burbero ligio alle regole eppure riesce a intendersi bene con Irene. Lui lascia delle libertà che i genitori non concedono.
Il colpo di scena finale è fantastico, in vero stile Agatha Christie. Sono sempre più convinta che queste storie devono leggerle anche le persone adulte. Sono affascinanti e le descrizioni ben studiate e non troppo dispersive.
"Mi affacciai all'oblò. La coltre di nubi venne squartata da un raggio di sole dritto come una lama, e apparvero le celebri, bianchissime scogliere di Dover."
Voto: 5/5
Consigliato: Sì, dai 10 anni in su.
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