mercoledì 20 novembre 2019

IL PRESTITO FATALE. AGATHA RAISIN DI M.C. BEATON (NO SPOILER)

IL PRESTITO FATALE. AGATHA RAISIN

di M.C. Beaton

Trama: Piddlebury è un sonnolento villaggio dei Cotswolds scampato ai flussi di turisti della domenica. Una comunità piccola e chiusa, che però sa accogliere Gloria French, nuova compaesana che molto si spende nelle attività di beneficenza e nell'assistenza agli anziani. Ma Gloria ha un difetto: chiede in prestito le cose più disparate, che poi immancabilmente non restituisce. Forse anche per questo, quando viene trovata morta, uccisa con del vino di sambuco al veleno, nessuno ne piange la dipartita. Il presidente del consiglio comunale incarica Agatha di indagare, ma la nostra detective si scontra con un muro di omertà. Per di più, non riesce a lavorare serenamente perché il suo ex marito, James Lacey, fa gli occhi dolci alla giovane Toni Gilmour, collaboratrice di Agatha, risvegliando in lei sopite gelosie.

Recensione: Questo libro fa parte del mio piccolo esperimento che ho deciso di fare qualche giorno fa. Per chi non lo sapesse, ho deciso di prendere alcuni libri scegliendoli in base a solo un elemento. Leggendo solo il titolo oppure solo il nome autore, leggendo la trama o guardando solo la bellezza della copertina. Tra queste scelte mi è capitato questo libro e solo dopo ho scoperto che fa parte di una serie.




Questo libro strizza l'occhio agli scritti di Agatha Christie, infatti la struttura è tipica del giallo classico.

Agatha è una detective che si trova ad indagare sulla morte di Gloria, una donna che va sempre in chiesa e cerca sempre di stare sulla retta via anche se, conoscendola meglio si capisce che ha un brutto vizietto, quello di chiedere le cose in prestito a tutti e non restituirle mai. Può sembrare un fatto abbastanza semplice ma quando la detective inizia ad indagare nessuno vuole rispondere alle sue domande perché nessuno amava questa donna e a nessuno interessa scoprire chi è stato ad assassinarla.

Sono partita con l'idea di leggere un libro che fa parte di una serie, quindi ho subito pensato di avere delle mancanza per quanto riguarda i personaggi, invece posso dire che l'autrice si prende quelle due-tre righe per descrivere o far capire quello che è successo precedentemente. Di sicuro mi sarò persa molti avvenimenti ma non ho sentito la mancanza. 

Agatha è una detective molto tenace e si capisce dal fatto che, anche se trova tutte porte chiuse, non demorde e cerca anche un solo piccolo indizio.
Come ho detto prima ci troviamo di fronte ad un classico giallo quindi la protagonista va alla ricerca di inizi per scoprire il colpevole e per farlo si avvale delle persone che abitano nel villaggio o che sono a stretto contatto con lei.
Ci sono diversi personaggi e devo dire che sono descritti bene e in modo che il lettore riesca a ricordarsi di loro però ho sempre avuto la sensazione di "già visto". Un giallo, anche se classico deve sempre avere una marcia in più o comunque un elemento diverso che lo contraddistingue ma qui non ho trovato nulla di speciale.
L'unico elemento che ho trovato perfetto sono le descrizioni dei paesaggi. Io amo le descrizioni dei paesaggi inglesi che profumano di te e di scones, di terra bagnata e di camini accesi e qui si percepisce tutto questo e in qualche modo ti fa sentire bene e a casa.

Effettivamente non ho trovato, alla fine, quel colpo di scena eclatante da ribaltare tutto quello che ho letto però questo è una lettura leggera e frizzante.

Leggerò gli altri della serie? No, in realtà nulla mi ha spinto a continuare a scoprire questi personaggi oppure le storie precedenti però mi sento di consigliarlo a chi desidera passare qualche oretta di relax in compagnia di un personaggio diverso dal solito.



Voto: 2,5/5

Consigliato: Solo a chi desidera una lettura leggere.

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