Negli ultimi anni i thriller polizieschi hanno fatto largo al sottogenere psicologico.
La differenza in realtà è molto netta, se nei thriller "classici" lo scrittore da maggior spessore alla trama, per esempio, nel poliziesco ci saranno delle indagini, si cercherà un colpevole grazie a degli indizi disseminati per tutto il romanzo, nel thriller psicologico sono più importanti i personaggi. Anche se ci fosse un unione personaggio-polizia, difficilmente vedremo l'indagine vera e propria delle forze dell'ordine.
Questo sottogenere gioca molto spesso con il lettore e ci sono diverse tecniche a riguardo.
-I personaggi cercano di capire chi sono in realtà.
-I libri sono spesso visti dal punto di vista di un solo personaggio, quindi vediamo la sua lotta interiore per cercare di capire qual è il suo scopo nella vita o in un determinato periodo (anche post trauma)
-Possono essere fuorviati da un narratore esterno e devono capire se dice la verità oppure no.
- I personaggi sono affascinati o impauriti dalla morta, sia loro che di un personaggio esterno.
Perché il thriller psicologico piace così tanto?
Dobbiamo tenere presente che parliamo di emozioni, sia positive che negative ma dietro c'è sempre un mistero.
Questo genere può sconvolgerci e possiamo trovare tanti generi di personaggi e situazioni brutte. Il marito che picchia la moglie, la fidanzata che scappa dal marito o la nuora che uccide la suocera!
Queste cose le troviamo quasi tutti i giorno al telegiornale ma la differenza è che sappiamo che sono opere di fantasia ma vogliamo sapere il messaggio finale.
Perché hanno ucciso? Perché è scomparsa? Tanti perché che riescono, alcune volta ad appagarci di più di un poliziesco perché noi abbiamo conosciuto i personaggi in intimità.
Sappiamo quello che pensano, quello che vogliono fare. Conosciamo la loro essenza e una parte di verità.
Ci sono moltissimi autori che scrivono thriller psicologici, da Wulf Dorn a Lars Kepler, da Carrisi a Mary Higgins Clark.
Scrivere un thriller psicologico non è facile, devi riuscire a mantenere un certo equilibrio tra verità e mente. Non bisogna rivelare troppo di un personaggio ma bisogna cercare di coinvolgere emotivamente il lettore.
Alla fine il lettore si deve sentire come se qualcuno avesse buttato un secchio di acqua gelida in testa. Sentirsi sopraffatti e appagati, Solo in quel modo il lettore è riuscito a farci entrare davvero nella storia.
Quali sono invece i vostri autori thriller.psicologici preferiti?