di Katherine Woodfine
Trama: Londra, 1909. Dietro le scintillanti vetrine dei magazzini Sinclair si nasconde un mistero: qualcuno ha rubato un prezioso uccellino meccanico. La prima a essere sospettata dal direttore è Sophie Taylor, una ragazza appena assunta nel reparto moda. Determinati a risolvere il mistero, Sophie e i suoi amici Billy, Lil e Joe verranno coinvolti in una serie di intrighi che li porterà nei bassifondi di Londra dove,
tra messaggi cifrati, spie e colpi di scena, scopriranno che il furto non è che la punta dell'iceberg.
Recensione: Si può scegliere un libro solo dal titolo o dalla copertina? Perché no? Diciamo che grazie a questo mio criterio ho scoperto una vera chicca!
La prima cosa che dovete sapere è che questo libro è un giallo consigliato ai bambini dai 10 anni in su, ma questo è solo una piccola virgola in tutto il racconto.
La trama è molto semplice e lineare, questo gruppo di giovani ragazzi che in qualche modo sono collegati al nuovo negozio Sinclair si ritrovano coinvolti in una rapina. L'oggetto prezioso è un uccellino, può sembrare che sia stato rubato solo per il suo valore ma quell'oggetto nasconde ben altro e saranno proprio questi ragazzi a scoprire la verità.
Ma perché mi ha colpito così tanto un libro all'apparenza semplice?
Prima di tutto le descrizioni. Ci troviamo nella Londra di inizio '900 quando le donne indossavano vestiti con gonne ampie, graziosi cappellini e guanti di pizzo o raso. I magazzini Sinclair è per persone ricche e si capisce da come vengono preparate le commesse, tra cui Sophie.
"Fuori dai grandi magazzini Sinclair i portieri sfidavano la tempesta per fermare i taxi a beneficio delle signore alla moda, preoccupate degli effetti che la pioggia avrebbe avuto sui loro cappellini primaverili."
Si riesce a sentire e vedere la differenza tra le commesse che vivono in una stanza rispetto alle donne della borghesia che si preoccupano dei vestiti che siano perfetti con il cappellino e l'ombrello. E sono proprio queste sfumature che l'autrice riesce a trasportare il lettore in una Londra fumosa e grigia.
"Nuvole dense e cupe sovrastavano Londra. Il vento risaliva il fiume rendendo l'acqua scura e turbolenta e strappando via dagli alberi i primi boccioli di primavera. Lembi di nebbia odorosa di palude cominciavano a insinuarsi nella città e, quel sabato mattina, Piccadilly pareva un ,are di lucidi ombrelli neri"
I personaggi sono tutti molto diversi tra loro, forse troppo ma è grazie a questo che hanno legato. Sophia, una ragazza giovanissima che ha trovato un impiego in questo negozio alla moda. Il suo sogno è poter vivere in una stanza migliore rispetto a quella dove vive ora e vuole mettere via qualche soldino eppure, quando il suo responsabile da un soldo a tutte le commesse per il bel lavoro svolto lei lo lascia ad un ragazzo incontrato fuori dal magazzino. Perché infondo lei aveva un lavoro ma quel ragazzo forse aveva fame.
Lil, una ragazza modella che doveva partecipare alla sfilata nel giorno dell'inaugurazione. Lei è una di quelle ragazze che non si fermano mai, hanno mille idee per la testa e vogliono fare tutto, forse anche quando dormiva non stava ferma.
E poi Billy e Joe, due ragazzi che si sono incontrati nel peggiore dei modi eppure sono riusciti a diventare amici.
In queste pagine si percepisce l'amicizia come se fosse una cosa pura e che aiutarsi, soprattutto nel momento del bisogno era una cosa naturale.
Sono proprio questi elementi che sono riusciti a tenermi incollata alle pagine.
Questo libro lo consiglio a chi vuole passare una serata rilassata, a chi cerca un giallo e ha voglia di ritrovarsi nella Londra del 1909.
Voto: 4,5/5
Consigliato: Sì!
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