mercoledì 15 maggio 2019

FORMULE MORTALI DI FRANCOIS MORLUPI (NO SPOILER)

FORMULE MORTALI
di François Morlupi



Trama: In una torrida estate romana un passante scopre un cadavere di un uomo atrocemente torturato e mutilato. Sul terreno insanguinato gli arti amputati disegnano una celebre formula fisica. È il primo di una serie di omicidi rituali che coinvolgono vittime senza alcun legame apparente. A tentare di risolvere il caso è chiamato il commissario Ansaldi, professionista integerrimo ma tormentato dall'ansia e dagli attacchi di panico. Ad accompagnarlo in questa avventura verso il male, il vice ispettore Loy, una ragazza con un forte disturbo antisociale di personalità, e altri tre membri del commissariato di Monteverde. Tenteranno insieme di venire a capo di quello che ormai i media hanno battezzato come "il caso delle formule mortali", un'indagine dopo la quale nessuno dei protagonisti sarà più lo stesso.

Recensione: Amo moltissimo i libri ambientati in Italia, mi piace "giocare" con l'autore e vedere se davvero riesce a farmi sentire a casa. In questo caso siamo a Roma, non ci sono mai stata eppure ho avuto la sensazione di trovarmi insieme ad Ansaldi e a tutta la sua squadra.


Sapete che non faccio assolutamente spoiler, non mi piacciono, figurarsi scriverli quindi spiegare la trama non è facile. Ci troviamo a Roma e in una notte torrida avviene un omicidio, il commissario Ansaldi e la sua squadra non ha mai visto nulla di simile ma questo non sarà l'unico omicidio. Il filo che li accomuna sono delle formule matematiche ma c'è molto di più dietro. Gli omicidi vengono anche filmati e i video finiscono in rete.

La storia è lineare, quindi niente salti temporali e la fantastica scrittura di François rende la lettura piacevole, come prendere un te con un amico.
La squadra è composta da diversi elementi e solitamente il lettore diventa subito "amico" del capo, in questo caso il commissario Ansaldi. 
Io non sono come gli altri lettori. 
Ho amato la strana coppia Leoncini e Di Chiara, a tratti li ho trovati comici come marito e moglie sposati da così tanto tempo che parlano litigando. Li ho trovati più realistici rispetto al commissario. Sinceramente non è un errore, gli autori (e questo lo riscontro con tutti gli autori che ho letto) si concentrano moltissimo sui protagonisti principali. Cercare tutte le sfumature giuste per rendere vero e credibile un personaggio che alla fine diventano quadrati, fin troppo perfetti con i loro problemi. Invece i personaggi secondari vengono lasciati spesso liberi, ed è quello che mi piace. Meno studiati e più vicini a me (in questo caso).
Ci sono tantissimi punti positivi in questo libro, oltre i personaggi anche l'ambientazione. Roma, una città che conosciamo tutti grazie alle foto o ai tantissimi programmi televisivi. Qui ho riscontrato una città diversa, più cruda e realistica così come i romani che parlano con la polizia per avere trovare qualche indizio. Forse l'unica cosa che mi è mancata in questo caso è qualche frase in romano. D'altronde i dialetti sono fantastici e trovare qualche frase ogni tanto fa sorridere il lettore anche quando la tensione deve essere alta. 
Tutta la parte delle indagini è ben strutturata, dall'autopsia fino alla ricerca di indizi. ho apprezzato molto anche la spiegazione delle formule ritrovate vicino ai cadaveri. E scusate ma questo devo dirlo: finalmente!
Le spiegazioni di una parte principale del libro le trovo molto raramente. Deaver è un maestro in questo, se parla di elettricità lui si prende alcune pagine per spiegarci tutto sull'argomento. Così ha fatto anche l'autore in questo libro. Ho scoperto tantissime cose che non sapevo ma tranquilli, se come me non sapete nulla di matematica e siete fermi alle tabelline non importa. Se non capite un passaggio della formula o della spiegazione non vi rovinerà il finale.
E arriviamo a questo. Insieme alla polizia ho cercato indizi, ho cercato di anticipare i loro pensieri e capire chi fosse l'assassino prima del gran finale ma non ci sono riuscita. Mi sono lasciata trasportare dalla corrente di parole e ho voluto assaporare il finale.
In conclusione posso dire che questo libro mi è piaciuto, è riuscito a tenermi incollata alle pagine e mi è dispiaciuto lasciare il duo meraviglia Leoncini e Di Chiara...
volete sapere qual è l'unico MA di tutta la storia? Che dovrò aspettare per leggere il secondo libro della serie!

Voto: 4,5/5
Consigliato: Sì, se volete immergervi in un giallo italiano scritto con maestria, questo libro è perfetto!

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