sabato 31 agosto 2019

OSSERVATORE OSCURO DI BARBARA BARALDI (NO SPOILER)

OSSERVATORE OSCURO
di Barbara Baraldi




Trama: "L'osservatore oscuro" è l'alter ego negativo che ci portiamo dentro, quello che ci dice che non ce la faremo, quello che alimenta le nostre paranoie, gli incubi peggiori... Per Aurora Scalviati, giovane profiler della polizia di Sparvara, i colleghi Bruno Colasanti, Tom Carelli e Silvia Sassi sono diventati la famiglia che non ha mai avuto. Ma tutto è destinato a cambiare con il ritrovamento, alla Certosa di Bologna, del cadavere di un uomo senza nome né documenti di riconoscimento. Gli unici indizi sono la bocca cucita, il corpo martoriato da un'antica, feroce tortura e un tatuaggio sul petto con il nome di Aurora, eseguito postmortem. Sospettata di essere coinvolta nell'omicidio e interrogata senza sosta, Aurora deve scontrarsi non solo con la diffidenza dei superiori, ma anche con quella dei suoi più stretti collaboratori. Persino il suo rapporto con Bruno viene messo a dura prova. Il poliziotto, avvilito per le complicazioni del suo rapporto con Aurora, si è fatto coinvolgere, sotto falso nome, in un giro di corse clandestine in cui bazzicano neonazisti e membri della malavita organizzata. Tom e Silvia, invece, sono troppo impegnati con i loro nuovi incarichi, l'uno presso la polizia postale e l'altra con l'accorpamento dei forestali con i carabinieri. Ognuno di loro, però, non sa di essere diventato il bersaglio di un serial killer che ha intenzione di uccidere uno per uno le persone più vicine ad Aurora. La sua rete di morte, gravata di minacciose simbologie nordiche che affondano nei più sanguinosi riti vichinghi, si stringe fino a raggiungere il collo di Isaak Stoner, il maestro di Aurora, il suo padre spirituale. Valraven è il nome in codice dell'assassino, il corvo sovrannaturale che per le antiche popolazioni scandinave divorava i corpi dei morti sul campo di battaglia. Solo una ragazza ferita e sofferente come Aurora Scalviati può raccogliere questa sfida. Lei e i fantasmi che la scortano e che, ancora una volta, si dimostreranno terribilmente reali...

Recensione: Il primo libro "Aurora nel buio" mi ha colpito, ho amato questo personaggio incredibile e forte ma questo secondo libro, amici thrilleriani, è qualcosa di speciale.

Aurora è sospettata di un omicidio. Nella Certosa di Bologna è stato ritrovato un cadavere e oltre che alcuni particolari raccapriccianti, l'uomo ucciso ha un tatuaggio con il nome di Aurora.

Chi può aver scritto il suo nome su quel corpo martoriato? Perché proprio lei? 
Per scoprire chi è l'assassino Aurora non potrà collaborare con le forze dell'ordine ma inizierà a svolgere da sola le indagini, anche se si avvale delle amicizie conosciute durante la prima indagine a Sparvara.
Questo assassino è un'oscura ombra del passato, quando lei era ancora troppo piccola, ma la vita, presto, l'avrebbe segnata per sempre.

Se nel primo libro abbiamo amato Aurora per il suo carattere incredibilmente forte, dove niente e nessuno avrebbe potuto scalfire la solida armatura che si era creata, qui incontriamo un personaggio leggermente diverso. Tutti abbiamo un punto debole e inizialmente si potrebbe pensare che il suo sia la ferita alla testa e la morte del suo collega, invece no. Nel momento in cui si parla del padre la sua voce si incrina ed è come se tutto quello che ha fatto vedere fino a quel momento, sparisse.  
Avevamo soltanto grattato la superficie ma ora impariamo a conoscere dei particolari che ci fanno capire molti suoi comportamenti.
Una bambina piccola che vede la madre addormentata sul divano o sul letto per le troppe pastiglie e che sente suonare il campanello della porta. Quello stupido campanello che nessun parente di un agente vorrebbe mai sentir suonare. Eppure è lei ad aprire la porta. Penso che sia stato in quel momento che da bambina sia diventata ragazza e subito dopo donna. 

In questa indagine dovrà scavare nel passato, in quei fascicoli che il padre teneva a casa e che Aurora, dopo il trasloco, ha nascosto in soffitta. Proprio lì ci sarà l'elemento che la porterà sulle tracce dell'assassino. 

Parliamo della scena del crimine. Ci sono pochissimi autori che descrivono e scrivono scene così macabre ed esplicite. Barbara è una di questi. La posizione del cadavere, la bocca cucita, le ossa esposte che formano delle ali. 
Un assassino che commette un omicidio così deve avere davvero seri problemi mentali. Mi sono immedesimata per qualche secondo in lui. Dover uccidere una persona, dover trovare un luogo particolare e che faccia scalpore, cucire, tagliare e fare un tatuaggio. 
Ora invece penso alle persone che vedono per la prima volta un cadavere combinato così. 
Per me queste descrizioni così dettagliate sono un valore aggiunto e mi piacciono moltissimo!

La squadra con cui ha lavorato durante il primo caso non esiste più. C'è chi ha smesso di lavorare, chi è stato trasferito e chi è diventato carabiniere, però il rapporto che si era creato tra di loro rimane comunque forte. 

Ho pensato a quali potrebbero essere i punti negativi di questo libro e ne ho trovato solo uno... devo aspettare cinque giorni prima di leggere il terzo libro di questa serie.

Barbara riesce a sorprendere il lettore con tanti colpi di scena. Non faccio assolutamente spoiler ma il primo colpo di scena mi ha fatto pensare: "Ma no! Ma stai scherzando? Perché?" 
Il secondo mi ha fatto chiudere il libro, non volevo crederci.
E vogliamo parlare del finale... cioè quello dell'ultimo capitolo? 
Una penna sublime che ti trasporta in un mondo creato alla perfezione, dove i personaggi sono ancora più incisivi e reali e dove tutto ti lascia a bocca aperta.

Questo secondo libro l'ho preferito al primo forse perché vedere questo lato di Aurora l'ha resa ancora più simpatica e "umana".

Voto: 5/5
Consigliato: Sì! Non potete perdervi questa serie!

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