martedì 20 agosto 2019

DIABLO DI PAOLO CAPPONI (NO SPOILER)

DIABLO
di Paolo Capponi



Trama: Teo, universitario di 22 anni, è costretto a lasciare Roma e a tornare nel paesino d'origine, sperduto tra le montagne dell'entroterra maceratese. Non avendo più amici, contatta il suo ex ragazzo, Ettore, un tipo silenzioso e oscuro, che subito gli parla del suo nuovo ragazzo, Pietro, con cui dice di aver ritrovato la felicità. Qualche giorno dopo, Teo riceve una telefonata da parte di Ettore: Pietro è scomparso. Teo lascia tutto e corre da lui. Arrivato a Villa Patrizi sul Monte Conero, Teo ascolta il lungo e straziante racconto di Ettore. Annoiato dalla vita di provincia e desideroso di riavvicinarsi a Ettore, Teo decide di aiutarlo nelle indagini, inoltrandosi in una realtà che si fa via via più oscura. Con ebook scaricabile dal sito dell'editore.

Recensione: Un libro diverso, un libro che scende nell'animo umano. La copertina rispecchia perfettamente la sensazione che si prova man mano che si legge... il nero.

Teo è un ragazzo giovane che studia a Roma ma una telefonata del padre spazza via la sua libertà e il suo percorso di studi. Deve ritornare nella sua città di origine perché il padre ha perso il lavoro. Però da Roma, una città piena di possibilità, di locali, di gente e di nuovi incontri ritornare nel suo paesino di origine dove ci sono una manciata di negozi e solo vecchie amicizie scolastiche non è una bella prospettiva. Per Teo sembrava già tutto scritto ma ritrovare il suo ex cambia totalmente la sua vita.


Leggendo questo libro mi sono trovata spesso in una grande altalena di emozioni e domande. 
I primi capitoli sono perfetti, mi piace come è stato presentato, con le sue paure di dover abbandonare la vita "libera" che si era creato. Però, dopo qualche pagina mi ritrovo un Teo quasi adolescenziale con dialoghi che mi hanno lasciato basita. Questo non lo dico perché è gay, assolutamente, ma perché pensare che un ragazzo che frequenta l'università, studi umanistici, parla come un ragazzino e usando parole come "figo" o "LOL" (ma si usa ancora questo termine?) mi smontano tutto quello che si era creato nei capitoli iniziali. 
Questo è il punto debole e i dialoghi sono la parte fondamentale di un libro come questo. La storia a tratti mi ha affascinato, però l'unico elemento che trascina la storia è la scomparsa di Pietro. Un Gigolò conosciuto tramite una di quelle App di incontri.
Ora, io mi sono messa nei panni di Teo. Capisco che è l'ex a chiedere il suo aiuto e se sono rimasti amici è giusto aiutarlo però, ho tanti e troppi però. Possibile che Teo corre subito ad aiutarlo? Si mette in pericolo per chi? Per una persona che non conosce che non ha mai visto e che neanche Ettore lo conosce realmente?
Forse troppi punti sono rimasti sospesi e non approfonditi quindi ho questo senso di amaro in bocca. Strutturato in modo diverso questo libro sarebbe perfetto.
Nel finale la storia si riprende bene ma non ho sentito il bisogno di sfidare lo scrittore a scoprire prima il finale, cosa che faccio sempre come gioco personale.

Voto: 2,5/5
Consigliato: Ni, non lo consiglio a chi ama i thriller psicologici e polizieschi ma lo consiglio a chi vuole scoprire nuovi sottogeneri di thriller.
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