mercoledì 3 luglio 2019

IL GIORNO DEL DIAVOLO DI ANDREW MICHAEL HURLEY (NO SPOILER)

IL GIORNO DEL DIAVOLO
di Andrew Michael Hurley



Trama: Cent'anni fa, durante una bufera eccezionale, gli abitanti delle Endlands sono rimasti confinati in casa per settimane. E quando sono finalmente usciti il Diavolo aveva seminato il suo veleno ovunque. Nessun rito, sacro o profano, è riuscito a cacciarlo. Si è portato via tredici persone in una volta sola. Il Giorno del Diavolo oggi è un giorno di tradizioni che si rinnovano per i bambini, un modo per ricordare, una messinscena intrisa di scongiuri. Ma se il Diavolo facesse veramente ritorno, a sconvolgere la vita già dura di chi ancora si occupa delle greggi, a seminare discordia tra famiglie che da sempre non si vedono di buon occhio? È autunno quando John Pentecost torna a casa, al villaggio nella brughiera del Lancashire dove è cresciuto, con la giovane moglie che aspetta un bambino. Il nonno, il patriarca, è appena morto, e oltre a congedarsi da lui bisogna dare una mano alla famiglia per riportare le pecore dai pascoli agli ovili. John e Kat sono attratti dall'idea di restare, lasciando una vita più agiata ma anche più banale per dare continuità alla tradizione. Ma antichi rancori riemersi rendono complicata la scelta, dividendo la famiglia di John, in cui sembra insinuarsi la presenza concreta del Diavolo nelle sembianze che prende quando vuole affliggerci. Una storia cupa, sinistra, inquietante, in cui la battaglia quotidiana della vita rurale è aggravata dalle complicazioni imprevedibili del soprannaturale.

Recensione: Ho scelto di leggere questo libro dopo una recensione ascoltata su instagram. Un titolo particolare e una trama diversa dalle solite letture. Ne sono rimasta affascinata! 

Non stiamo parlando di un thriller ma di un mistery/horror. Quindi avviso fin da subito, non mi sono spaventata e nessuno strano essere comparirà sotto il vostro letto questa notte... forse! 

Leggendo questo libro mi sono sentita avvolta dalla nebbia, la stessa che sale lenta e inesorabile nella brughiera. Quante volte è stata usata questa ambientazione nella letteratura? Tantissime volte, sia come metafora per nascondere dei sentimenti, sia per gli horror (la nebbiolina aiuta sempre) sia per alcuni atti teatrali. E penso che questo sia il punto fermo e fondamentale di tutto il libro. 
Pensate alla musichetta dello Squalo. Appena la sentite nella vostra mente vi ritorna in mente qualche scena cult, la stessa cosa accade per questo libro.
Un libro che parla di leggende narrate la notte, quando l'inverno si scaglia contro i muri freddi e le finestre cigolanti, storie sussurrate intorno al fuoco, mentre i bambini ascoltavano rapiti ogni parola. Cento anni prima il Diavolo si era inoltrato in questo paesino sperduto e aveva seminato la morte nelle case.
Eppure, dopo tutti quegli anni si festeggia il Giorno del Diavolo, un modo per esorcizzare l'accaduto oppure tenersi buono l'Angelo Caduto e sperare di non fare la fine di quelle vittime innocenti. 
Oltre all'atmosfera una cosa che mi ha colpito solo le descrizioni particolari, quelle che ti fanno storcere il naso ma che rendono credibile e tangibile la lettura:

"Giunto nella valle, cominciò a sfrecciare da una fattoria all'altra, troppo esausto per farsi scoprire, visibile in ciò che contagiava. era il verme nell'occhio del cane sano, il cancro che guastava i genitali del montone, il sangue del latte del neonato"

Forse l'unico punto dolente sono i personaggi, non ho trovato nulla di eccezionale o forse, le descrizioni erano talmente potenti che hanno superato i personaggi.
Questo è un horror non horror, non troverete delle scene paurose ma tutto rimane velato. Lo scrittore è bravo a far intuire quello che accade e la paura ma non ti dice quello che accade.

Voto: 4/5
Consigliato: Sì, anche per chi non ama gli horror! 
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