giovedì 11 luglio 2019

D'ARK IL GIOCO DELL'ALFIERE DI CRISTINA SILVESTRI E MIRELA GEORGIEVA (NO SPOILER)

D'ARK IL GIOCO DELL'ALFIERE
di Cristina Silvestri e Mirela Georgieva



Trama: Noir metropolitano ambientato a Rocha, una città afflitta dalla piaga del crimine e dalla corruzione, che ricorda la Gotham City di Batman. E anche a Rocha, come nella celeberrima città fumettistica, il male assume il volto di un uomo, Guignol, capolavoro di malvagità e killer seriale, cui si oppone il paladino del bene e della giustizia, D'Ark, figura avvolta dalla bruma del sogno. In questo contesto si muovono gli altri due personaggi chiave del romanzo: Giorgia Mestri, profiler, e suo fratello Michele, giornalista.

Recensione: Non è facile sceglie un libro da leggere, nella trama che leggo devo sempre cogliere qualcosa, anche un piccolo accenno di emozione o curiosità. Così è stato per questo libro...

Ci troviamo nella città di Rocha, fa caldo, così tanto che l'asfalto è bollente e fa tremolare i palazzi in lontananza, ma la mattina si poteva sentire il profumo di dolci appena sfornati e di pane alle olive appena tagliato. questa descrizione che fa venire l'acquolina in bocca si contrappone al clima reale che si vive, perché il crimine è tangibile e duro.

Questo libro racconta di Giorgia Maestri, una donna che lavora nell'arma e combatte il crimine cercando la soluzione ai casi, seguendo le regole per permettere ai cattivi di finire in carcere.
Ma questo libro racconta anche la storia di Michele Maestri, il fratello di Giorgia. Lui scrive per un giornale e un blog di questo personaggio che vive nell'ombra "D'Ark", un Batman che combatte il crimine. E Michele è un sognatore, una persona che pensa che dal cielo, in qualsiasi momento potrebbe arrivare un uomo mascherato e sconfiggere il crimine.
Due personaggi contrapposti tra di loro, due persone che, se anche sono cresciute nella stessa casa si nota subito la differenza.
Giorgia dovrà lavorare ad un caso complesso, un serial killer che lascia un biglietto sulla scena del crimine.
Le domande principali sono due: Chi è l'assassino e chi si nasconde dietro il personaggio di D'Ark?
Per la prima volta non mi sono immaginata il libro come se fosse un film, ma mi sono immaginata delle vignette, come un fumetto. Il tratto in stile bianco e nero di Milo Manara, un maestro incredibile. Tutte le scene le vedevo ferme in questi disegni incredibili e alla fine, quando ho chiuso il libro ho pensato che sarebbe perfetto come fumetto.
La forza delle descrizioni, alcune volte semplici e dirette, mentre altre più incisive mi hanno aiutato a capire il mondo e la città di Rocha, sono entrata in questa città creata dalle due autrici e ho passeggiato insieme a Giorgia.
In tutto il libro ho sempre visto le due parti (Giorgia e Michele) con una netta differenza, così come il serial killer e D'Ark. 
L'unica cosa che avrei impostato in modo diverso è il capitolo dove vengono spiegati gli omicidi, quella è una formula usata nel passato e leggendo un lettore non si può ricordare tutte le caratteristiche delle persone uccise, infatti questa parte l'ho riletta due volte. Per il resto penso che sia un bellissimo libro.
A chi lo consiglio? A chi ama i fumetti, sì, perché leggendolo capirete che dopo poche righe sembra di stare dentro un disegno. Lo consiglio anche a chi ama i gialli stile Agatha Christie e in chi crede ancora nei supereroi.

La frase che mi ha colpito: "Nessuno presterebbe attenzione a un semplice ciottolo se non sapesse comprenderne la potenzialità"

Voto: 4/5
Consigliato: Sì!
SE ANCHE TU AMI I LIBRI SOSTIENI LA MIA PASSIONE
 CON UN SEMPLICE MI PIACE. GRAZIE.