mercoledì 24 luglio 2019

LA TUA ULTIMA BUGIA DI RACHEL ABBOTT (NO SPOILER)

LA TUA ULTIMA BUGIA
di Rachel Abbott




Trama: La casa di Marcus North appare come un luogo magnifico e spaventoso a Evie, la prima volta che vi mette piede. Immensa, affacciata su una scogliera, una stupenda vetrata dopo l'altra. Peccato che sulla costa occidentale dell'Inghilterra il vento e il grigio la facciano da padroni: ma anche così, davanti a lei si apre uno spettacolo. Per Marcus, però, le cose sono molto diverse. Quella casa è legata per sempre al ricordo della prima moglie, Mia, e di ciò che accadde al piano di sotto, dove la palestra e la piscina ormai sono chiuse da tempo. E dove lui non mette più piede. Ma adesso c'è Evie, un nuovo, luminoso amore che cancellerà il buio del passato. Almeno così la vede lui. Non la pensa così Cleo, la sorella di Mark. Non le piace Evie, come del resto non le piaceva Mia. E quando Mark comincia ad allontanarsi, Evie a restare sempre più spesso sola con la sua bambina in quella immensa casa, e Cleo a cercare di capire che cosa c'è davvero tra il fratello e la sua nuova donna, pian piano le verità che ciascuno nasconde verranno a galla. E, come avrà modo di scoprire la detective King - la stessa che accorse quando Mia cadde dalle scale, e che adesso si troverà di fronte, in quella stessa casa, a una scena spaventosa -, l'ultima bugia sarà la più terribile.

Recensione: Ho scelto di leggere questo libro spinta dalla curiosità sia per il titolo e sia per il fatto che questo è un thriller psicologico, o per meglio dire, dopo averlo letto, è un ibrido di sottogeneri.

Se si guarda Marcus mentre passeggia per la strada si potrebbe pensare che sia un uomo fortunato, un uomo bello, con un lavoro artistico, fa il fotografo, e abita in una casa stupenda. Se il retro della casa è un unico grandissimo muro senza neanche una finestra, una volta che si varca la soglia si rimane a bocca aperta. tutta la parete opposta al muro è composta da un'unica vetrata che si affaccia sulla scogliera. La casa ha anche due piani inferiori, uno con la piscina e uno con la palestra. Eppure è proprio lì che si è consumata una tragedia, sua moglie Mia ha perso la vita. Eppure Marcus, dopo qualche mese conosce Evie. 

Ma dietro questo rapporto, oltre la sorella di Marcus, Cleo, che è contraria si nascondono tanti segreti.
Infatti quando la Detective Stephanie King si presenta nell'abitazione trova Marcus e Evie nel letto pieno di sangue, pensa subito ad un doppio omicidio ma presto scopre che Evie è viva e in quel momento farà una rivelazione sconcertante.
Partiamo dai personaggi, Marcus sembra uno di quegli uomini insipidi, capisco che la moglie è morta da poco e quindi non può essere tutto una festa però sembra uno di quegli uomini impassibili, che non fanno nulla di più nella vita. Al contrario, la sorella Cloe è una di quelle persone che pensa che la loro famiglia sia perfetta e nessuno si meritava il bellissimo e fantastico fratello. Infatti lei non vedeva di buon occhio Mia, la moglie defunta, figuriamoci Evie, spuntata dal nulla.
Ora passiamo a Evie, non so perché ma fin da subito ho capito che questo personaggio non mi convinceva, era come una nota stonata in una bellissima e perfetta melodia.
Evie presto dovrà affrontare il tribunale ed essere giudicata o colpevole o innocente per la morte di Marcus. Durante il processo lei racconta del vero Marcus, quello che le faceva e le botte che subiva. Qui vedremo un braccio di ferro tra Evie e la sorella Cloe. Lei non crede che suo fratello sia stato capace di questo.
In realtà la storia procede bene, scritto anche bene ma per tutto il tempo ho avuto una sensazione strana, e mi dicevo che non potevo aver capito tutto fin dall'inizio, era impossibile ma alla fine, chiuso il libro mi ero accorta che la mia idea era esatta.
Secondo me caratterizzare pochi personaggi, in questo caso tre più la detective King che non compare sempre, bisogna essere davvero bravi e cercare in tutti i modi di ribaltare il finale in modo scioccante. cosa che secondo me non è successo. 
Questo libro inizialmente si presenta come uno psicologico, dopo passa per un poliziesco e alla fine come legal thriller. Nulla di male perché in realtà tutte le parti sono ben amalgamate e qui non mi ha dato fastidio da un passaggio all'altro. Tutta la parte del processo diciamo che non è stata molto coinvolgente. Forse perché amo Grisham e io lo prendo come "Capo Supremo" del genere Legal thriller, però alcune rivelazioni non mi hanno lasciato il segno ma sono passate in sordina.
Insomma, mi aspettavo moltissimo dalla trama ma alla fine è un thriller "passabile" ma nulla di più.

Voto: 2;5/5
Consigliato: No, ci sono altri titoli più accattivanti.
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