martedì 16 luglio 2019

TRE CADAVERI DI RAFFAELE MALAVASI (NO SPOILER)

TRE CADAVERI 
di Raffaele Malavasi




Trama: Una serie di omicidi sconvolge la città di Genova. Tre donne sono ritrovate morte, e ogni scena del delitto è un’efferata rappresentazione. Si tratta di un serial killer o di una setta di invasati? L’ispettore capo Manzi viene incaricato di condurre le indagini insieme alla sua squadra, e decide di chiedere aiuto a Goffredo Spada, un ex poliziotto, a suo dire l’unico ad avere le competenze per trovare l’assassino. Spada, però, non è per niente collaborativo e dimostra cinismo e totale sfiducia nelle istituzioni. C’è qualcosa nel suo passato che lo tormenta. Ma la polizia non è l’unica a muoversi sulle tracce dell’assassino. Orietta Costa, una giornalista di cronaca del «Secolo XIX», intende venire a capo del mistero, e firmare lo scoop dell’anno. Man mano che il tempo passa, però, gli omicidi sono sempre più brutali e chiunque abbia intenzione di fermare quelle morti violente dovrà addentrarsi nell’abisso della perversione umana, in una lenta discesa agli inferi.

Recensione: Genova, dopo aver letto un giallo leggero e simpatico avevo proprio voglia di vedere la città con occhi diversi. Più duri e sinceri.

La storia è ambientata a Genova e l'ispettore capo Manzi deve condurre le indagini. Gli omicidi sono efferati e molto studiati, quindi ci troviamo di fronte ad un serial killer organizzato e metodico. Il suo scopo è quello di far soffrire la vittima. Quindi non c'è una morte diretta, secca ma lenta e dolorosa.

Si intrecciamo tantissimi personaggi, dall'ex poliziotto, alla giornalista e a tutte le persone collegate alle vittime.
Ci sono due cose che mi hanno colpito di questo libro: la prima è la scrittura. Leggere 400 pagine in poche ore significa che l'autore ha la capacità di trascinare il lettore nella sua storia, far vivere i personaggi e rendere partecipe di quello che accade. Ammetto che pochissimi sono riusciti in questa impresa e Malavasi è uno di questi.
La seconda è la parte poliziesca. Può sembrare banale ma fidatevi, non lo è. Qui si sente in modo tangibile la ricerca della polizia, la vivi in modo reale. Anche se i capitoli non sono incentrarti solo sulla ricerca del serial killer, nel momento in cui ci troviamo a leggere i capitoli sulla ricerca e sul lavoro che svolge la polizia si ha la sensazione di vedere come svolgono realmente il loro lavoro. 
Tutti i personaggi hanno una buona caratterizzazione, anche se Manzi è a capo delle indagini scopriamo anche la storia di Spada, un ex poliziotto che collaborerà con le indagini ma soprattutto vediamo la sua vita privata. Cosi come la vita di Orietta costa.
Malavasi ci scrive tutto e di più dei personaggi e delle loro storie ma non solo di quelli principali ma delle tre donne uccise e alla fine sta a noi voler capire prima chi è l'assassino oppure lasciarsi trascinare dalla corrente di parole e scoprirlo grazie all'autore.
La parte che ho preferito (e non guardatemi male) sono le descrizioni delle scene del crimine. Finalmente! Sì perché spesso, la parte più bella e accattivante, viene lasciata in disparte. Descritta sì ma senza svelare troppo, quasi per non disturbare il lettore. Ma io se leggo un thriller voglio assolutamente vedere tutto! E qui, per chi come me ama queste descrizioni, potrà vedere ed essere lì, insieme alla polizia ad osservare tutto.
In questo libro vengono trattati due tempi importanti, l'omicidio di donne ma anche il bullismo. Due piaghe che non dovrebbero esistere ma il tutto viene scritto con semplicità ma accuratezza e delicatezza.
Insomma, se non l'avete ancora capito ho amato questo libro, non ho trovato un punto debole, non mi sono mai annoiata, le descrizioni mi hanno colpita e i personaggi mi sembrava di conoscerli, alla fine del libro.
Il finale? Un bel colpo di scena, ma più che bello direi studiato nei minimi dettagli. Proprio come piace a me.

Voto: 5/5
Consigliato: Sì! Complimenti!  
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