martedì 12 febbraio 2019

LA CHIMICA DELLA MORTE DI SIMON BECKETT (NO SPOILER)

LA CHIMICA DELLA MORTE 
di Simon Beckett



TRAMA: In un paesino isolato alla periferia londinese, iniziano a susseguirsi efferati omicidi. L'assassino non si limita a torturare e uccidere le sue vittime - tutte donne - ma le "trasforma" secondo la fantasia della sua mente malata: sulla schiena di una attacca ali di cigno, nel ventre di un'altra infila conigli... Deve trattarsi evidentemente di uno psicopatico, e nel paese si diffondono panico e sospetto. È il dottor David Hunter, assistente del medico condotto locale ed ex autorità mondiale in fatto di analisi dei cadaveri, a indagare sul caso. La verità di cui verrà a capo sarà spiazzante: il colpevole non è un imbarazzante demente, ma una persona del tutto insospettabile.
RECENSIONE: Ci sono molti modi per iniziare un libro thriller, la più comune è far vedere la vittima, è diretto e si capisce subito con che tipo di assassino abbiamo a che fare. Poi c'è lui, Simon Backett.
Iniziare semplicemente con un morto? NO
Iniziare con i detective? NO
Iniziare con una persona scomparsa? Assolutamente NO!
Lui inizia con la decomposizione:

"Il corpo umano inizia a decomporsi quattro minuti dopo la morte. Quello che è stato l'involucro della vita subisce adesso la metamorfosi finale. Comincia a digerire se stesso. le cellule si decompongono a partire dal'interno."

Io apprezzo molto questo autore perché riesce a coinvolgerti nella lettura fin dall'inizio. Siamo in un piccolo paesino eppure mi sembra di aver camminato per quelle stradine, di aver bevuto una birra al pub insieme a loro, respirato il profumo di terra bagnata... Il libro è ben riuscito e la storia molto interessante soprattutto la motivazione "malata" dell'assassino. Perché uccide? Bella domanda visto come tratta i corpi delle vittime.
Ci sono due o tre capitoli che sono lunghi e "inutili", lo metto tra le virgolette perché Hunter va a mangiare a casa di una ragazza che ha appena conosciuto, preparano la grigliata, il tavolo sta per rovesciarsi... diciamo che sono inutili dal punto di vista della trama però ti fanno conoscere meglio il personaggio, il suo modo di comportarsi verso un'altra donna che non sia sua moglie.
L'unica pecca secondo il mio punto di vista? Che sono riuscita a capire chi tirava i fili di tutta la storia, ho capito dopo una decina di capitoli chi fosse il "manovratore". Peccato perché la storia è molto bella!
Voto: 4/5 solo perché ho capito chi fosse "l'assassino" subito, altrimenti si meritava un bel 5 pieno.
Consigliato: sì, se non siete come me, nel senso che appena iniziate il libro non cercate subito il possibile assassino ma vi godete la lettura aspettando che sia l'autore a farvi luce sulla strada giusta da prendere per scoprire chi uccide e perché.  Buona lettura!!
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