di Julia Heaberlin
TRAMA: Tessa Cartwright, sedici anni, viene ritrovata in un campo del Texas, sepolta da un mucchio di ossa, priva di memoria. La ragazza è sopravvissuta per miracolo a uno spietato serial killer che ha ucciso tutte le altre sue giovani vittime per poi lasciarle in una fossa comune su cui crescono delle margherite gialle. Grazie alla testimonianza di Tessa, però, il presunto colpevole finisce nel braccio della morte. A quasi vent’anni di distanza da quella terrificante esperienza, Tessa è diventata un’artista e una mamma single. Una fredda mattina di febbraio nota nel suo giardino, proprio davanti alla finestra della camera da letto, una margherita gialla, che sembra piantata di recente. Sconvolta da ciò che evoca quel fiore, Tessa si chiede come sia possibile che il suo torturatore, ancora in carcere in attesa di essere giustiziato, possa averle lasciato un indizio così esplicito. E se avesse fatto condannare un innocente? L’unico modo per scoprirlo è scavare nei suoi dolorosi ricordi e arrivare finalmente a mettere a fuoco le uniche immagini, nascoste per tanti anni nelle pieghe della memoria, che potranno riportare a galla la verità…
RECENSIONE: è tutto il giorno che penso a come farvi capire le sensazioni che ho provato mentre leggevo questo libro e finalmente ho trovato il modo giusto.
Avete presente quando siete su un treno e ad un certo punto diventa tutto buio per colpa delle gallerie?
Questo libro è stato così per me. Inizialmente luce. Iniziare un nuovo libro e con una trama così interessante era bellissimo ma dopo pochi capitoli ecco il buio della galleria. Una volta che capisco il "meccanismo" della trama e mi sembra di aver superato il buio della galleria eccone un'altra.
Tessa è una sopravvissuta e lo si capisce non solo dalla storia ma dalla sua psicologia che l'autrice ha sottolineato più volte. La prima parte si può considerare cupa e triste, infatti anche le sedute dello psicologo non aiutano il lettore a capire interamente quello che è successo durante la sua prigionia. L'autrice voleva forse rendere tutto un po' sfocato peccato che molte parti non le ho capite. Prima mi ritrovo lei nel passato che parla quasi arrabbiata e poi al presente dallo psicologo che non vuole parlare. Capisco che Tessa ha subito un trauma incredibile ma se vuoi lasciare il mistero diventa difficile per il lettore affezionarsi alla ragazza. Infatti io a tratti sono riuscita ad odiarla!
Strano mi viene da dire perché pensare ad una ragazza sopravvissuta ti verrebbe subito voglia di stringerla e simpatizzare anche se ha degli atteggiamenti strani. In questo caso no.
Per tutto il libro dobbiamo fare i conti con una mente contorta che non capisce se ha fatto incarcerare un innocente, dove si parla di un lavoro da artista che alla fine noi non vediamo.
Anche in questo caso, non bisogna per forza creare un lavoro se poi non viene mai menzionato, sembra solo un espediente per far vedere che lei è passata oltre. Cosa che non è successo.
Insomma, un guazzabuglio di pensieri contorti dove spesso mi sono confusa non capendo quello che stava accadendo. Sono riuscita a leggerlo in un giorno e mezzo solo per passare oltre, in più la lettura NON scorrevole non ha aiutato. Ringrazio solo la mia lettura veloce.
Voto: 1/5
Consigliato: No, davvero ci sono autori e libri migliori.
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PIACE. GRAZIE.