giovedì 7 febbraio 2019

IL LADRO DI ANIME DI PAUL DOHERTY (NO SPOILER)


IL LADRO DI ANIME
di Paul Doherty



Trama: Anno del Signore 1565. Un oscuro personaggio si aggira per l'Inghilterra lasciandosi alle spalle decine di cadaveri cui è stato asportato il cuore. L'albino William Cowper, abilissima spia per conto di Elisabetta, non ha dubbi: il responsabile è Henry Frogmore, meglio noto come il ladro di anime. Da tempo Cowper è sulle tracce di Frogmore. E non è il solo, gli avversari della Corona danno la caccia allo stregone in fuga attraverso gli stati e i continenti. Ma c'è chi da sempre è ossessionato dall'idea di annientare Frogmore: si tratta di Michael St. Clair, gesuita dal passato misterioso, deciso ad affrontare il mago con il solo aiuto della propria spada e di una giovane vergine con il dono della veggenza.


Recensione: Questa posso considerarla una lettura story. Ho acquistato questo libro più di 20 anni fa ma in qualche modo mi è sempre rimasta nel cuore.

Ero in vacanza in montagna con mia zia (appassionata di libri come me) e girando per l'unico negozio fornito di una piccola libreria, eccolo lì, un libro con un titolo che è riuscito ad attirarmi subito.
Questo è un thriller misto a fantasy/soprannaturale/storico. 
In questo caso un mix vincente.
Il punto forte sono i personaggi che sono riusciti ad eclissare le descrizioni dei paesaggi che incontriamo durante il loro viaggio.
Rebecca è una ragazza vergine con il dono della veggenza ed è stata baciata da un angelo, o almeno questo è quello che le viene detto visto il suo labbro leporino. Inizialmente è una ragazza che vive sola con il padre, e lo aiuta a gestire la loro locanda. Tutti la trattano male ma alla fine, quando lei ha una visione cerca di aiutare le persone. Si troverà ad affrontare un viaggio con un uomo, Cowper. Ed è grazie a lui che questo personaggio fiorisce.
Crowper invece è uno di quei personaggi misteriosi, che rivelano poco di sé ma alla fine risulta simpatico fin da subito ed è impossibile non schierarsi dalla loro parte perché sconfiggere Frogmore è difficile.
Frogmore. Avete presente quando cambiate stazione radio e vi capita un cantante che proprio non sopportate? Ecco, per me Frogmore è così. Ogni volta che lo incontravo lungo il racconto mi faceva innervosire. Quindi l'autore ha colto nel segno!
Perché ho detto che le descrizioni passano in secondo piano? Perché ci ritroviamo nelle campagne inglesi, viaggiamo su un cavallo insieme ai nostri protagonisti ma oltre qualche breve descrizione, la cosa che mi ha attratta di più sono i dialoghi.
Semplici e diretti, senza troppe distrazioni o "allungamento della pagina".


Senza fare spoiler naturalmente, il finale è intuibile già da metà libro se non prima eppure mi sono goduta la lettura cercando di non pensare alla fine.



Consigliato: Sì, se vi piace il sottogenere thriller

Voto: 4/5
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