Recensione: l’idea di comprare una serie di libri a puntate non mi è mai
piaciuta, eppure devo dirvi che stuzzica molto la mia fantasia da lettrice.
Ho finito di leggere il secondo volume e già non vedo l’ora di leggere il
terzo.
Elinor, questa donna dai capelli rossi comparsa a Perdido dopo l’inondazione
della città è entrata a far parte del mondo dei Caskey. La cittadina si è
ripresa faticosamente dagli ingenti danni che ha fatto l’acqua e per cercare di
salvaguardare quel poco che è rimasto i cittadini decidono di costruire una
diga.
Elinor è assolutamente contraria perché lei vuole stare a contatto con l’acqua,
da casa sua vede il fiume e non vuole rinunciare a quella vista, ma non per la
sua bellezza ma perché quelle acque fanno parte di lei.
Se nel primo libro sono stati dipinti i personaggi in modo tale che il
lettore riuscisse a conoscerli superficialmente, qui possiamo già distinguere
dei tratti molto marcati di ognuno di loro. Mary-Love la matriarca della
famiglia non ha mai sopportato la donna con i capelli rossi e ancora meno il
fatto che suo figlio si sia sposato con lei. Vorrebbe poterla cacciare ma Elinor
è ancora più furba di lei e lo abbiamo scoperto alla fine del primo libro
quando compie un gesto estremo.
Non è facile capire cosa vuole realmente Elinor. Solo il potere? La
città? Essere ricca? In realtà tutte le sue mosse sono fatte in modo astuto da
poter elevare la sua famiglia in uno stato sociale ancora più importante ma la
domanda che mi continua a frullare in testa è: perché?
Questo continuo braccio di ferro tra le due donne viene giocato anche da
continui piccoli colpi di scena che spingono il lettore a chiedersi quale sarà
la prossima mossa. In tutto questo devo dire che mi sono affezionata al
personaggio di Sister.
Una ragazza che vive in casa della madre, che ha pochi soldi anche se la
famiglia è ricca e questo consente Mery-Love di tenersela sempre vicino. Eppure
Sister ha tanti sogni nel cassetto e uno di questi è sposarsi.
La scena dove lei chiede alla cuoca un piccolo incantesimo per trovare
marito mi ha strappato un sorriso. Consideriamo che siamo nella metà degli anni
’20 e le credenze popolari sulla magia sono molto radicate soprattutto tra la
gente di colore. Eppure, a quanto pare basta un giovane pollo venduto da un uomo
per accasarsi.
Io continuerò a leggere questa storia che trovo affascinante ma non solo
per i personaggi ma anche per questa scrittura che è riuscita a farmi rendere
affascinante una diga!
Voto: 4,5/5
Consigliato: sì! Ma solo andando in ordine di lettura.