martedì 13 settembre 2022

GIOCO MORTALE DI TIZIANA LEONE

 

Trama: New York, 2011. Il detective Ray Hayes viene buttato giù dal letto dal suo partner, Roger Donovan: in uno squallido edificio è stato ritrovato il cadavere di una donna, insieme a un misterioso biglietto con la parola "quattro". Per Ray comincia una difficile indagine, scandita da incubi post-traumatici e dissociazioni, ma anche dall'eco di Julia, la donna che ama, scappata a Philadelphia senza dare spiegazioni. Il tutto mentre il numero delle vittime continua a salire, senza che Ray abbia idea di che cosa indichino quei biglietti e quei numeri. I detective seguono diverse piste che si rivelano inconcludenti: l'assassino tesse la tela di una vendetta che affonda le radici in un passato lontano, si insinua nell'intimità dei rapporti, sfaldando la fiducia e portando Ray sull'orlo di una psicosi. Forse solo una giovane agente, con un velo di tristezza negli occhi e un forte senso di giustizia nel cuore, riuscirà ad aiutarlo nell'indagine più impegnativa della sua carriera, salvandolo a un passo dal baratro.

 

Recensione: Ho sentito parlare tantissimo di questo thriller, ho letto frasi tratte da alcuni capitoli ma anche recensioni di lettori su vari gruppi. Mi è bastato leggere la trama per capire che sì, questo libro era nelle mie corde. Io che sono cresciuta a pane e thriller polizieschi americani non potevo lasciarlo sullo scaffale.


Ray non è semplicemente un detective perché l’autrice ha preso l’idea tipica del protagonista, che siamo abituati a conoscere, e ha dipinto attorno a lui un caleidoscopio di emozioni e fragilità. Ha reso vivido e imperfetto questo uomo che ha un solo obiettivo, riuscire a catturare un serial killer che sta terrorizzando la città.

Quando tra le mani mi trovo un poliziesco io ho l’istinto di analizzare ogni particolare. Tiziana è italiana eppure ha deciso di ambientare il suo libro a New York e diciamo che è stato un vero azzardo. Se una persona non ha mai visitato o abitato in una città è quasi impossibile riuscire a descriverla ma soprattutto far sentire a proprio agio il lettore. Eppure io non ho mai avuto la sensazione di leggere qualche descrizione buttata “a caso” o artificiale e questo significa che è stata davvero brava a comprendere e vivere una città che in realtà non le appartiene.

Ora dirò una cosa bellissima e molto azzardata ma voglio farvi comprendere al meglio quello che ho provato leggendo questo libro.

Avete presente i primi romanzi di Deaver e Patterson così veri e attenti alla trama e alla suspanse? Ecco, con questo libro ho ritrovato le stesse sensazione che ho provato leggendo i loro primi romanzi.

 La storia procede in modo frenetico e ogni piccolo particolare viene rilasciato nel momento giusto per permettere al lettore di capire e immedesimarsi nella storia, insomma, non c’è mai un solo secondo di tregua. Quando pensi di aver capito il meccanismo, Tiziana, cambia le carte in tavola.

 Una scrittura fluida che strizza l’occhio ai telefilm anni ’90, sembra che alcune battute o cambi di trama siano usciti fuori dagli anni d’oro della tv e dei thriller ma che hanno creato quel senso di nostalgia che mi mancava tantissimo.

 In parallelo, oltre la storia della ricerca del serial killer ci troviamo Ray. La sua vita presente e il suo passato nostalgico. Un personaggio che si porta dietro di sé un velo di tristezza e strafottenza ma che risulta subito convincente agli occhi del lettore. Mi piace che l’autrice abbia buttato tutte le basi per creare un protagonista che potrà durare nel tempo e che ha moltissimi margini di miglioramento ed evoluzione.

Questo è il primo thriller di Tiziana Leone e posso dire che davvero mi ha stupito!

 

Voto: 4,5/5

Consigliato: Assolutamente sì!