Trama: New York, 2011. Il detective Ray Hayes viene buttato giù dal letto dal suo partner, Roger Donovan: in uno squallido edificio è stato ritrovato il cadavere di una donna, insieme a un misterioso biglietto con la parola "quattro". Per Ray comincia una difficile indagine, scandita da incubi post-traumatici e dissociazioni, ma anche dall'eco di Julia, la donna che ama, scappata a Philadelphia senza dare spiegazioni. Il tutto mentre il numero delle vittime continua a salire, senza che Ray abbia idea di che cosa indichino quei biglietti e quei numeri. I detective seguono diverse piste che si rivelano inconcludenti: l'assassino tesse la tela di una vendetta che affonda le radici in un passato lontano, si insinua nell'intimità dei rapporti, sfaldando la fiducia e portando Ray sull'orlo di una psicosi. Forse solo una giovane agente, con un velo di tristezza negli occhi e un forte senso di giustizia nel cuore, riuscirà ad aiutarlo nell'indagine più impegnativa della sua carriera, salvandolo a un passo dal baratro.
Recensione: Ho sentito parlare tantissimo di questo thriller, ho letto
frasi tratte da alcuni capitoli ma anche recensioni di lettori su vari gruppi.
Mi è bastato leggere la trama per capire che sì, questo libro era nelle mie
corde. Io che sono cresciuta a pane e thriller polizieschi americani non potevo
lasciarlo sullo scaffale.
Ray non è semplicemente un detective perché l’autrice ha preso l’idea
tipica del protagonista, che siamo abituati a conoscere, e ha dipinto attorno a
lui un caleidoscopio di emozioni e fragilità. Ha reso vivido e imperfetto
questo uomo che ha un solo obiettivo, riuscire a catturare un serial killer che
sta terrorizzando la città.
Quando tra le mani mi trovo un poliziesco io ho l’istinto di analizzare
ogni particolare. Tiziana è italiana eppure ha deciso di ambientare il suo
libro a New York e diciamo che è stato un vero azzardo. Se una persona non ha
mai visitato o abitato in una città è quasi impossibile riuscire a descriverla
ma soprattutto far sentire a proprio agio il lettore. Eppure io non ho mai
avuto la sensazione di leggere qualche descrizione buttata “a caso” o
artificiale e questo significa che è stata davvero brava a comprendere e vivere
una città che in realtà non le appartiene.
Ora dirò una cosa
bellissima e molto azzardata ma voglio farvi comprendere al meglio quello che
ho provato leggendo questo libro.
Avete presente i primi
romanzi di Deaver e Patterson così veri e attenti alla trama e alla suspanse?
Ecco, con questo libro ho ritrovato le stesse sensazione che ho provato
leggendo i loro primi romanzi.
Questo è il primo
thriller di Tiziana Leone e posso dire che davvero mi ha stupito!
Voto: 4,5/5
Consigliato: Assolutamente sì!