mercoledì 24 ottobre 2018

RECENSIONE L'INVITO DI RUTH WERE (NO SPOILER)


(NO SPOILER)

L'INVITO DI RUTH WERE



TRAMA: dieci anni dalla fine del liceo Leonora Shaw, Nora, ne ha fatta di strada: è diventata una scrittrice, la sua vita è scandita dal lavoro alla scrivania nel suo monolocale dell’East End londinese e dalle corse nel parco. Della vecchia Leonora non resta nulla. Tutti possono avere buoni motivi per non frequentare gli amici di un tempo, per incominciare una nuova vita. E Nora ha un ottimo motivo. Eppure, quando riceve l’invito all’addio al nubilato della sua ex amica del cuore, si fa strada in lei un assurdo sentimento di riconoscenza verso Clare per essersi fatta viva dopo dieci anni. Sebbene con riluttanza, accetta di trascorrere un weekend in una villa nei boschi del Northumberland insieme ai vecchi amici. E capisce di aver commesso un errore. Il peggior errore della sua vita.

RECENSIONE: Ho finito di leggere questo libro qualche minuto fa, sono in piedi e al freddo eppure in qualche modo le ultime pagine sono riuscite a tenermi al caldo, un po' come passare il pomeriggio insieme ad alcuni amici. Erano mesi che vedevo questa copertina in libreria ma non avevo mai preso il coraggio o la voglia di iniziare ma alla fine grazie alla pagina e alla lettura condivisa l'ho iniziato!



Nora è una semplice ragazza che vive in un piccolo appartamento e fa la scrittrice di libri gialli. Eppure non è mai riuscita a staccarsi completamente dal suo passato ed è grazie ad una mail per un addio al celibato che tutti quello che ha vissuto, sentito e passato dieci anni prima riaffiora in superficie e in qualche modo, anche inconsapevolmente lo affronta.


La festa si tiene in una baita sperduta in mezzo ai boschi e qui, non so perché ma ho subito pensato a 10 piccoli indiani e infatti anche l'autrice lo nomina. Chiusi in questa casa avviene un delitto ma da lettrice non ho nessuna informazione perché Nora si sveglia in ospedale e non ricorda niente.


A parte il personaggio principale che già immagino la mattina di inverno, con un maglione addosso, le dita fredde a scrivere una storia sul computer mentre fuori è una giornata uggiosa gli altri personaggi li ho "visti " di meno, sono descritti ma solo in parte. Ma questo non è un problema perché alla fine tutto quello che bisogna sapere su di loro viene raccontato durante la prima notte passata in quella casa isolata.
È vero che i personaggi sono importanti ma anche l'ambientazione è qui posso dire di essermi innamorata. Amo il freddo e quindi gli alberi spogli, la prima neve che cade e tutto il mondo sembra cambiare, farsi più mite. Ed è così che Ware descrive quello che circonda la casa.


La trama invece posso dire che ha molti alti e bassi, la presentazione di Nora fino all'arrivo a quando inizia la festa è interessante, mi piace come inizio e riesce a trasportati facilmente nella storia poi c'è il calo. La festa. Flo una delle ragazze che l'ha organizzata è mezza isterica se una cosa non è come lei l'ha pensata, Tom che decide di drogarsi per rendere la festa più nelle sue note... sinceramente si poteva trovare qualcosa di più interessante. 

Poi il finale, sì mi è piaciuto anche se molte cose ci si può arrivare facilmente.
Alla fine un buon thriller, non ad altissimi livelli ma piacevole da leggere.


Voto: 3,5/5

Consigliato: Sì, un thriller che tiene compagnia. 
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