sabato 27 ottobre 2018

LA SCOMPARSA DI STEPHANIE MAILER di JOEL DICKER (NO SPOILER)

RECENSIONE LA SCOMPARSA DI STEPHANIE MAILER
di Joel Dicker.




TRAMA: 30 luglio 1994. La cittadina di Orphea, stato di New York, si prepara a inaugurare la prima edizione del locale festival teatrale, quando un terribile omicidio sconvolge l'intera comunità: il sindaco viene ucciso in casa insieme a sua moglie e suo figlio. Nei pressi viene ritrovato anche il cadavere di una ragazza, Meghan, uscita di casa per fare jogging. Il caso viene affidato e risolto da due giovani, promettenti, ambiziosi agenti, giunti per primi sulla scena del crimine: Jesse Rosenberg e Derek Scott. 23 giugno 2014. Jesse Rosenberg, ora capitano di polizia, a una settimana dalla pensione viene avvicinato da una giornalista, Stephanie Mailer, la quale gli annuncia che il caso del 1994 non è stato risolto, che la persona a suo tempo incriminata è innocente. Ma la donna non ha il tempo per fornire le prove, perché pochi giorni dopo viene denunciata la sua scomparsa. Che cosa è successo a Stephanie Mailer? Che cosa aveva scoperto? Se Jesse e Derek si sono sbagliati sul colpevole vent'anni prima, chi è l'autore di quegli omicidi? E cosa è davvero successo la sera del 30 luglio 1994 a Orphea? Derek, Jesse e una nuova collega, la vicecomandante Anna Kanner, dovranno riaprire l'indagine, immergersi nei fantasmi di Orphea. E anche nei propri.


RECENSIONE: Dicker è diventato, per me, uno di quegli autori da comprare ad occhi chiusi. Non serve che leggo la trama. Mi piace. Mi piace come scrive, le sue storie, i suoi personaggi.



Se vi aspettate un thriller pieno di colpi di scena ad ogni pagina vi sbagliate. Qui, come nel suo libro precedente, Dicker si prende tutto il tempo per raccontarvi la storia da diversi punti di vista.
Il libro è scritto in prima persona da tutti i personaggi principali che sono in quale modo coinvolti in questa storia di omicidio.
La scena del crimine è semplice. Il sindaco e la sua famiglia sono stati uccisi dentro casa, ma fuori dall'abitazione c'è anche un cadavere di una donna che stava facendo jogging. Tutto molto facile: l'assassino dopo aver ucciso la famiglia esce di casa, vede la donna che probabilmente ha assistito e la uccide.
Ma è davvero così?

E qui entra in gioco Stephanie, giornalista con il sogno di diventare scrittrice che mette la pulce all'orecchio ai detective che avevano risolto il caso anni prima.
Durante le 700 pagine ci imbattiamo in molti personaggi eppure tutti riescono a lasciare un segno e penso che sia questo il punto forte dei suoi libri. Non può sfuggirti nulla altrimenti puoi perderti dei passaggi importanti.
Man mano che si legge si scoprono tutte le sotto trame, quella dei due poliziotti, quella delle loro fidanzate, del sindaco e della moglie e così via, finché non impari a conoscerli uno ad uno come compagni di classe.

Spesso l'autore si sofferma sulla descrizione della cittadina o della biblioteca e se ti concentri riesci a vedere il parco, la piazza e sentire il profumo dei libri appena stampati. Nel giro di due righe ti immergi in quel mondo creato alla perfezione.
La parte più complicata è la trama. Si perché ad un certo punto arriva una nuova storia completamente scollegata da quella principale e dici: "Ma quindi? E loro cosa vogliono?" ed è così per diversi capitoli finché il puzzle inizia a prendere forma e riesci a vedere il disegno complessivo. Tutti sono uniti a diversi eventi accaduti nel passato in quella cittadina eppure, solo negli ultimi capitoli, inserendo l'ultimo pezzo sai chi è l'assassino. sì perché tu credi di aver capito tutto, poi arriva l'autore e mischia le carte in tavola. Quello che pensavi fosse l'assassino muore... e ora? ripensa tutto da capo!
Devo ammettere che è difficile capire chi è l'assassino dalle prime pagine, direi impossibile.
Sul tavolo hai un mazzo di carte e trovare quella giusta al primo colpo non si riesce ma la cosa bella è farsi trasportare dalla corrente, seguire i ragionamenti dei personaggi.
Devo dire libro stupendo, non a livello del primo (Harry Quebert) ma comunque bello!

Voto: 4/5
Consigliato: Assolutamente sì!



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