Trama: Tra vita e letteratura c’è un potente movimento circolare, inesauribile, che genera sorprese e scoperte. Ce lo dice Ruth Shaw, la libraia che tutti vorremmo incontrare, con il dono di creare legami tra i libri e le persone meglio di Cupido. In questo vibrante memoir, Ruth intreccia i ricordi della sua movimentata esistenza, che sembra un film, alle storie dei personaggi che visitano il suo angolo di paradiso e a riflessioni sui suoi libri preferiti. Prove durissime e dolori a lungo trattenuti hanno punteggiato il suo peregrinare, dove non manca, come nel lieto fine di un romanzo, una bellissima storia d’amore.
Recensione: ci sono libri che riescono a toccare le corde più profonde
del nostro cuore. Non è facile arrivarci eppure, quando ci riescono, scopriamo
nuove sfaccettature della nostra esistenza.
Questo libro mi ha sorpresa, devastata e alla fine mi ha conquistata.
Il libro racconta la vita difficile e tormentata di Ruth. Cresciuta in
una famiglia modesta che ha spesso cambiato casa perché i suoi genitori
continuavano a cambiare lavoro. Non è facile riuscire a sopravvivere dopo che
il mondo si sta riprendendo dalla guerra ma loro sono tenaci.
Ruth non ha problemi a traslocare, per lei è una nuova avventura e ogni
volta scopre qualcosa di nuovo che arricchisce la sua vita. Quando è ancora una
ragazzina, però, viene abusata da un gruppo di ragazzi e rimane incinta. Sa di
essere troppo piccola per crescerlo ma la decisione che prenderà subito dopo la
perseguiterà per sempre ma questo le darà il coraggio di arruolarsi in Marina,
di viaggiare e scoprire il mondo ma anche il vero amore.
Prendete un libro di fotografia, scorretelo velocemente senza
soffermarvi sulle immagini, ecco, questa è la vita di Ruth.
Io davvero sono rimasta colpita da come sia riuscita tutte le volte a
sollevarsi e a trovare lo spirito giusto per iniziare una nuova avventura.
Certo, alcune volte lo faceva quasi senza pensarci perché se avesse riflettuto anche
per un solo istante il mondo le sarebbe crollato addosso. Ma forse è proprio
questa la sua caratteristica.
Ma cosa c’entra la libreria?
Ruth vive in Nuova Zelanda e una volta entrata in pensione decide di
aprire una libreria. Tutti si fermano ad osservarla perché è colorata, piccola
e stracolma di libri. Lei accoglie tutti i viandanti, le persone che vogliono solo
curiosare ma anche chi ha semplicemente bisogno di una parola di conforto. A lei
non interessa vendere per guadagnare ma il suo scopo è trovare il libro adatto
ad ogni persona.
Tra i vari capitoli dove Ruth ci racconta la sua vita, troviamo questi
capitoli intermedi dove ci racconta il presente e cosa significa per lei la
libreria.
Qui in primo piano la scrittrice ha voluto mettere le emozioni, tutte
quelle che p riuscita a provare nella sua lunga vita, una scrittura forse non
proprio frizzante ma avvolgente mi ha fatto davvero vivere dei bei momenti.
Voto: 5/5
Consigliato: sì, provate a superare le prime 80 pagine per immergervi al
meglio nella sua vita.