mercoledì 14 giugno 2023

IL PESO DEL CORAGGIO DI MICHELE NAVARRA

 Trama: Alessandro Gordiani sta attraversando un momento complicato. Le cose in famiglia non vanno bene, la moglie è sempre distante e la figlia più grande, iscritta alla facoltà di Giurisprudenza, è spesso in polemica con lui. Come avvocato di parte civile, è da poco alle prese con un processo delicato: assiste la famiglia di un bambino che sostiene di essere stato abusato dal suo allenatore di calcio, un medico e stimato professionista, nonché padre di un suo compagno di classe. Nel corso del processo, il ragazzo, sentito come persona offesa, incorre in una serie di contraddizioni e confonde particolari importanti, al punto che, nonostante gli sforzi di Gordiani, l’accusato, e quasi sicuramente colpevole, viene assolto per insufficienza di prove. In seguito alla sentenza di assoluzione, che in qualche modo lo qualifica come “bugiardo”, il piccolo cade in una crisi profonda. Qualche tempo dopo, l’uomo accusato di averlo abusato viene trovato cadavere all’interno del suo appartamento e i sospetti portano dritti al padre del ragazzo. C’è comunque qualcosa che non torna e Gordiani, con l’aiuto della collega Patrizia, cerca di capire come siano andate realmente le cose lavorando con la sua squadra in vista di un processo che si preannuncia particolarmente difficile e complesso.

 

Recensione: spesso i thriller trattano degli argomenti “spinosi”, difficili da leggere e forse difficili da scrivere. Qui si tratta di un argomento come la pedofilia ma voglio mettere subito le mani avanti. Michele ha raccontato una storia senza entrare nei dettagli in modo tale che nessuno possa sentirsi infastidito. Con leggero tatto ci ha fatto capire le cose ma senza mai superare il limite.


Io mi sono sempre chiesta una cosa, e lo so che lo avete fatto anche voi. Come fa un avvocato a difendere una persona che ha commesso dei crimini atroci?

Alessandro Gordani assiste una famiglia di un bambino che ha subito violenza sessuale. I genitori fin da subito hanno visto un leggero cambiamento nel comportamento del figlio che pian piano è peggiorato fino a sfociare in una confessione da brivido.

Il suo allenatore di calcio ha iniziato ad avvicinarsi a lui come amico, come persona che capiva i comportamenti e i cambiamenti del corpo in un bambino. Da quel momento il loro rapporto cambia, in peggio.

Durante il processo però, il ragazzo inizia a confondersi e nel racconto scambia delle date o degli aneddoti. Quello è il momento per l’avvocato della controparte di attaccare, farà sembrare il ragazzino un bugiardo una persona che ha solo bisogno di attenzione e alla fine il giudice assolve l’allenatore.

Per la famiglia è uno schiaffo in faccia, loro sanno che loro figlio non mente perché assistono ogni giorno alla sua tristezza e al suo cambiamento psicologico.

Io sono una lettrice innamorata della scrittura di Michele Navarra. Con semplicità e maestria riesce a descrivere e a raccontare una storia che ti entra nella testa. Ti fa vivere le emozioni che provano i personaggi e devo dire che io sono riuscita a percepire tutta la tristezza che hanno provato i genitori. Vedere il proprio figlio cambiare e alla fine colpevolizzarsi per non essere riusciti a capire prima che qualcosa non andava.

La storia è un crescendo di intensità e nel momento cruciale quando pensi di aver colto la palla al balzo e aver capito tutto, accade qualcosa che lascia il lettore sbalordito.

Io vado con i piedi di piombo quando si tratta di legal thriller, ho sempre paura di imbattermi in qualche termine o capitolo ostico invece posso assicurarvi che Michele sa scrivere in modo perfetto.

Il nostro John Grisham italiano che riesce sempre a sorprendere il lettore.

Voto: 5/5

Consigliato: Sì!