Trama: A seguito di un trauma Corinna Milani lascia Milano per tornare nell’unico posto che abbia mai chiamato “casa”, l’isola di Gran Canaria. Sull’isola ritroverà vecchi amici e farà nuove conoscenze. Durante la sua permanenza, alla ricerca di una nuova stabilità, si imbatterà in fatti di cronaca che attireranno la sua attenzione portandola a ficcare il naso in una rete di intrighi internazionali legati al contrabbando sulle linee marittime atlantiche e caratterizzati da misteriose sparizioni.
Recensione: quando ho letto la trama di questo libro sapevo già di non
dovermi aspettare il classico libro giallo. Dovevo uscire fuori da tutti i miei
schemi mentali, dovevo andare oltre per assimilarlo e farlo mio.
Corinna scappa da Milano, una città ormai diventata troppo oppressiva,
che le serrava la gola solo respirando quell’aria fatta di smog e di
infelicità. Come si sa non è mai facile cambiare vita ma lei deve farlo per
proteggere se stessa. L’unico posto che potrà accoglierla è una piccola isola
che alla fine chiamerà casa.
In queste prime pagine facciamo conoscenza della protagonista e di tutto
quello che la circonda, un tipico paesino dove tutti si conoscono, si salutano
con un sorriso e si fermano a parlare con una lentezza lontana anni luce dalla “Milano
che corre”.
Proprio in una di quelle mattine, quando acquista il quotidiano locale,
legge un articolo su un bambino di dodici anni sparito da qualche settimana.
Nessuno sa dove sia finito e la polizia non sa più dove cercare. Questo è solo
il primo passo di Corinna verso la ricerca della verità.
Io non sono mai stata in questa bellissima isola così, mentre leggevo mi
sono fatta un giretto con Google maps e devo dire che mi sono innamorata di
queste stradine con gli sbocchi sul mare, dell’acqua cristallina e del cielo
limpido.
Questa è anche la prima volta che leggo un libro ambientato a Gran
Canaria e Chiara mi ha trasportato davvero in un luogo sconosciuto e grazie
alle sue descrizioni è riuscita a farmi viaggiare e respirare la vita dell’isola.
Prima vi ho detto di uscire dagli schemi perché qui non si parla del
classico giallo ma più di un noir. La parte principale è immedesimarsi e capire
i sentimenti che prova la protagonista Corinne. Scendere insieme a lei in un abisso
nero fatto di segreti.
Quando si parla di bambini bisogna sempre cercare di essere sensibili
verso il lettore, cercare di non esagerare per stupire ma far capire la
situazione descrivendo il minimo indispensabile, il resto lo fa la mente di chi
legge.
Ho apprezzato questa sensibilità dell’autrice che è riuscita a
trascinarmi in un buco profondo che è l’animo umano. Questa ragazza che
incuriosita da un semplice articolo di giornale va alla ricerca della verità,
indaga per conto suo ed è come se tutto il suo corpo e la sua mente la spingono
in quella direzione.
Un libro che si legge velocemente come un bicchiere di acqua fresca ma
che ti fa riflettere, che alla fine ti lascia moltissime emozioni nel cuore.
Voto: 4/5
Consigliato: Sì.