Trama: In una torrida estate romana, un anziano cammina nel parco di villa Sciarra, nell'elegante quartiere di Monteverde. Un odore tremendo attira la sua attenzione. Vicino a una macchia di cespugli scopre, con terrore, una mano mozzata. Poco più in là, gli arti amputati di un uomo sono disposti sul terreno a disegnare una celebre formula fisica. Il brutale omicidio turba la quiete del quartiere, ma soprattutto sconvolge l'instabile equilibrio del commissario Ansaldi, che con il trasferimento nella capitale sperava di aver trovato una tregua agli orrori cui ha assistito nella sua lunga carriera in polizia. Meticoloso e sensibile, la sua grande umanità lo porta a essere preda perfetta dell'ansia e degli attacchi di panico. Ciononostante rimane un professionista integerrimo che davanti al dovere non si tira mai indietro: costi quel che costi, troverà l'assassino. Ma prima dovrà capire come creare uno spirito comune con gli agenti della sua squadra investigativa, non meno unici e fragili di lui. Insieme, diventeranno i Cinque di Monteverde. Con il suo stile inconfondibile, che alterna il buon umore alla malinconia, Morlupi getta uno sguardo sugli abissi non solo di una mente criminale, ma della nostra intera società, che nasconde in bella vista i suoi istinti più feroci.
Recensione: leggere un libro di Morlupi è come sedersi al bar con un
caro amico, ordinare un caffè e parlare per ore senza mai annoiarsi.
Con questo libro l’autore ci porta agli esordi dei cinque di Monteverde,
ci fa fare un viaggio ne tempo nel “prima” dove impariamo a conoscere tutti
questi personaggi per la prima volta, dove le sfaccettature caratteriali sono
ancora grezze ma che riescono ad affascinare il lettore.
Il commissario Ansaldi è un personaggio chiave dei libri, è un
equilibrio perfetto tra il suo stato d’animo nella vita privata e tutte la
cattiveria che vede nel suo lavoro. Non è mai facile iniziare la mattina con un
uomo fatto a pezzi.
Fin da subito si capisce che c’è qualcosa di strano in quell’omicidio
che non sarà l’unico.
Secondo me ci sono due punti forza in questo libro.
Il primo di tutto è la struttura della storia. Noi ci ritroviamo a
seguire un caso di omicidio e pian piano scopriamo gli indizi insieme alla
polizia, non ci viene svelato nulla prima. Questo elemento è fondamentale
perché non ho mai trovato un momento di noia ma la mia voglia di scoprire la
verità aumentava sempre di più grazie alla scrittura di Morlupi.
Ti affascina, ti avvolge e ti culla per tutto il tempo. Non lascia nulla
al caso e si vede che ci tiene a quello che sta creando perché anche le
descrizioni hanno una loro importanza e non sono lasciate al caso.
Roma da descrivere è la tipica arma a doppio taglio. Bisogna riuscire a
rendere un luogo speciale anche se già stato raccontato molte volte. In questo
caso non ho mai avuto la sensazione del “già letto” quindi la mia sorpresa da
lettrice era costante.
Il secondo punto di forza sono i personaggi.
Prendete tutte le caratteristiche tipiche delle persone, mettetele in
uno shaker e agitate. Si formeranno cose assurde e sopra le righe ma il bello sarà
proprio questo! In questo caso l’autore non è andato sul sicuro, non ha voluto
usare i soliti cliché ma ha cercato di andare oltre, di far conoscere bene
tutti questi personaggi che ci accompagneranno per tutta la serie. Si vede che sono
suoi amici e ha voluto dedicare ampio spazio a loro in modo tale da renderli
anche nostri amici letterari.
Ci è riuscito?
Assolutamente sì.
Se volete essere rapiti (letteralmente parlando, giuro che l’autore non
verrà a casa vostra anche perché mi deve scrivere il quarto libro della serie),
se volete vivere un vero giallo all’italiana e volete farvi qualche risata ed
emozionarvi questo libro è perfetto per voi!
Voto: 5/5 come non si può dare il massimo per un libro che mi ha
lasciato sveglia fino alle 4 del mattino.
Piccola nota:
Qui di seguito metto tutti i premi che ha vinto François Morlupi con i
suoi libri.
1-Vincitore miglior giallo/noir alla decima edizione del Festival di
Grottammare 2018 per Formule Mortali
2-Vincitore miglior giallo/noir dell'VIII° edizione Festival di Ladispoli
2019 per Formule Mortali
3-Vincitore menzione speciale come miglior giallo della XIII° edizione
del Premio Voci Città di Roma 2019 per Formule Mortali
4-Vincitore miglior giallo edito al Premio Giorgione Prunola 2020 per
Formule Mortali
5-Vincitore Premio Scerbanenco 2021 dei lettori per Come delfini tra
pescecani
6-Vincitore miglior giallo/noir alla decima edizione Festival di
Ladispoli 2021 per Come delfini tra pescecani
7-Finalista Premio Fedeli 2021 per Come delfini tra pescecani
8-Terzo classificato al Premio Ceresio in Giallo edizione 2022 con Come
delfini tra pescecani
9-Vincitore del Garfagnana in Giallo Barga Noir Festival e premio
letterario 2022 con Nel nero degli abissi
10-Finalista all'ottava edizione del premio Glauco Felici 2022 con Nel
nero degli abissi
11-Finalista Premio Fedeli 2022 con Nel nero degli abissi
12-Vincitore Premio Scerbanenco 2022 dei lettori per Nel nero degli
abissi