mercoledì 1 marzo 2023

FAVOLA PER RINNEGATI DI ALESSANDRO BONGIORNI

 

Trama: È una fredda sera di inizio novembre quando due ragazzi aprono il fuoco davanti a un locale alla moda di Milano, trucidando otto persone a colpi di Kalashnikov. Ad arrivare per primo sul posto è Rudi Carrera, un vicecommissario ruvido e sull'orlo dell'autodistruzione. Solo il lavoro lo tiene a galla - il lavoro e la sua squadra affiatata. È con loro che Carrera inizia a indagare sulla terribile carneficina. Tra false piste e pressanti richieste di soluzioni di comodo, Rudi intuisce che il cuore dell'indagine non è il movente della strage, ma l'arma utilizzata. Com'è possibile infatti che due ragazzi neanche ventenni, timidi e incensurati, abbiano messo le mani su un fucile d'assalto? Con l'intuito che anche i detrattori gli riconoscono e l'accanimento di chi non ha più niente da perdere, Rudi si trova a scavare nei gangli di una società avida e senza scrupoli, finendo per scoperchiare ramificazioni insospettabili.

 

Recensione: questa recensione possono iniziarla in un solo modo, semplice ma diretto. Io ho amato tantissimo questo giallo con tinte noir. Un poliziesco che affascina e seduce il lettore facendogli conoscere una Milano diversa dalle copertine delle riviste, una Milano vera e spesso sofferente che pulsa sotto i lustrini e lo sguardo della Madonnina del Duomo.


Appena ho finito di leggere il prologo ho sentito come un pugno allo stomaco. Stiamo osservando un brutto incidente di auto. Alcuni agenti stanno cercando di tirare fuori il conducente dall’auto in fiamme mentre il passeggero si trova incastrato nella cancellata del parco Sempione. Alcuni uomini cercano di darsi da fare e aiutare come possono ma quello che mi ha colpito è stato un piccolo flash. Alcuni poliziotti e carabinieri erano fermi da una parte, senza muovere un dito e con uno sguardo “colmo di biasimo”. Sono bastate queste parole e nella mia mente sono iniziate a frullare mille domande sul fatto che alcune persone non aiutassero due ragazzi in difficoltà, sulla loro cattiveria… ma bastano pochi capitoli per avere una visione completa di tutta la situazione.

Voi aiutereste delle persone in seria difficoltà anche se qualche secondo prima hanno ucciso a sangue freddo diverse persone?

Siamo a Milano, una sera fredda dove la gente cammina con passo veloce tra le vie della città quando due ragazzi iniziano a sparare con un Kalashnikov e solo dopo scappano a tutta velocità su un’auto.

Rudi è tra le prime persone che arriva sul luogo della strage fatta di sangue e corpi senza vita ma la parola che salta subito all’orecchio di tutti è: Bataclan.


Milano

Seguire una pista non è facile, tutti potrebbero pensare che sia una goliardata o un attacco terroristico ma Rudi, grazie alla sua squadra affiatata riesce a guardare oltre la superficie. Riuscire a leggere e scovare la verità che porterà i protagonisti verso la soluzione del caso.

Sorrido sempre quando un libro è ambientato nella mia cara città. Qui Milano viene completamente spogliata dai soliti cliché e portata a nudo. Ferita nella sua parte più bella e descritta con eleganza e autenticità. Ho apprezzato questo suo lato che spesso gli scrittori tengono nascosto, invece Alessandro Bongiorni non ha usato nessun filtro, ma questo non l’ha fatto solo con la città ma anche con Rudi e tutti i suoi protagonisti.

La squadra è composta da diverse persone che sono diverse tra loro ma che in qualche modo si amalgamano alla perfezione ed è proprio questo il tasto vincente. Se tutte le forze dell’ordine cercano di seguire le indagini come da manuale, Rudi capisce fin da subito che questo caso è fuori dagli schemi, proprio come lui.

Piccoli colpi di scena spingono il lettore a continuare a leggere, complici anche due elementi fondamentali: i capitoli e la scrittura.

Io sono una di quelle lettrici che ama i capitoli brevi, mi permettono di immergermi facilmente nella lettura ma anche di leggere in qualsiasi luogo.

La scrittura. Qui thrilleriani non posso che togliermi il cappello e fare i complimenti allo scrittore che non usa troppi giri di parole ma che comunque riesce ad essere pungente e coinvolgente. Una scrittura asciutta, come piace a me, che riesce a spingerti a leggere 100 pagine senza rendertene conto.

Un libro che consiglio a tutti, sia a chi non ha letto molti gialli ma anche a chi cerca sempre un libro nuovo che tiene il lettore incollato alle pagine.

Voto: 5/5

Consigliato: Assolutamente sì!