giovedì 30 marzo 2023

NOTE STONATE DI UN CARILLON NELLA NOTTE DI FEDERICO MAZZI

 

Trama: Da quando il cadavere è stato scoperto nei boschi di Perugia, Martelli sa che è iniziata una corsa contro il tempo. Trovare il colpevole è la massima priorità per il commissario e la sua squadra, ma le indagini sembrano girare su se stesse e gli indizi non portano a nulla. Quali interessi possono spingere a uccidere in modo tanto brutale? Cosa si nasconde dietro la morte? Forse non è soltanto un omicidio, forse c’è un disegno più grande che deve essere svelato per evitare che il male colpisca ancora. Intanto, le note di un carillon riempiono una cantina polverosa. È questo il suono della paura? È questa la melodia del dolore?

 

Recensione: ho una piccola confessione da farvi. Quando in un libro c’è un carillon mi fa lo stesso effetto dei pagliacci. Un brividino lungo la schiena.

Questo è un thriller classico dove c’è un cadavere e la ricerca dell’assassino ma la cosa speciale è tutto quello che gira attorno a questa premessa.


Dobbiamo solo aspettare poche pagine per leggere la descrizione di come è stato ritrovato il cadavere. Io sono abituata a Simon Beckett e ai suoi cadaveri già decomposti, ma in questo caso devo dire che lo scrittore non ha lasciato nulla all’immaginazione e si è concentrato anche sui particolari:

“Dal torace fino all’inguine correva un lungo taglio, ricucito rozzamente con lo spago. La testa, malamente rasata, presentava qua e là qualche graffio ed era stata poggiata su un piccolo tumulo di pietre.”

Questa è la scena che si trovano davanti agli occhi le forze dell’ordine e il loro unico pensiero è quello di catturare la persona che ha commesso questo brutale omicidio e scoprire anche dove è stato deturpato il corpo visto che intorno al cadavere non c’è sangue.

Il commissario Martinelli è una di quelle persone che sa cosa vuole ma anche come ottenerlo ma è difficile riuscire a digerire il suo comportamento, personalmente mi ci sono voluti diversi capitoli per inquadrarlo e spalleggiarlo nella ricerca dell’omicida.


Perugia

I capitoli principali vengono sospesi da brevi spezzoni dove vediamo scopriamo alcune cose sull’assassino. La sua mania del carillon e quello che rappresenta per lui.

Io qui alzo le mani, se mi chiedete cosa non mi è piaciuto di questo libro non saprei cosa rispondervi perché ho amato la scrittura di Federico, ricca e spontanea dove la pagine scivolano velocemente. Le descrizioni che sono calibrate in modo tale da non annoiare il lettore ma allo stesso tempo ad affascinarlo o incuriosirlo.

Con questo libro è riuscito a non raccontare la solita storia assassino-commissario ma ha cercato di raccontarci qualcosa in più, quel piccolo puntino che rende straordinario un libro e che alla fine della lettura, una volta che interiorizzato il tutto aspetti con gioia il prossimo thriller.

Sono felice di essere riuscita a “visitare” Perugia, città che non ho mai visto dal vivo ma che ho assaporato grazie a “note stonate di un carillon nella notte”

Se cercate un thriller intenso e che leggerete tutto d’un fiato, questo libro è perfetto per voi.

Voto: 5/5

Consigliato: Cosa state aspettando? Certo che lo consiglio!