Trama: Un’improvvisa bufera di neve. Un castello isolato. Dieci persone rinchiuse sotto lo stesso tetto, ognuna con un segreto inconfessabile. E poi una lunga catena di omicidi, compiuti sulla base di un’assurda filastrocca che ritorna ossessivamente; un incubo dal quale è impossibile fuggire. Tutti sono potenziali assassini, tutti potenziali vittime.
Un’incredibile indagine a ritroso nel tempo alla
ricerca del Santo Graal, tra società segrete, pergamene in codice, Cavalieri
Templari e un insolito Dante, membro della confraternita dei “Fedeli d’Amore”.
L’arcano si nasconde nella Lunigiana Storica, crocevia di popoli, una terra che
da molti secoli custodisce il Sangue di Cristo: l’importante reliquia che
nasconde un segreto millenario in grado di sconvolgere il destino del mondo.
Recensione: spesso quando si parla di religione o elementi (come il Santo Graal) della religione si tende a camminare in punta di piedi. Non bisogna mai urtare la sensibilità di nessuno, si cerca di raccontare qualcosa senza forzare troppo la mano ma cercando comunque di incuriosire il lettore. In questo libro Dan Brawn e Agatha Christie si sono stretti la mano e in modo incredibile, Davide Baroni è riuscito a raccontare una storia fuori dagli schemi ma davvero originale.
I primi capitoli sono un piccolo viaggio nel tempo di ci vengono
raccontate le basi di tutto il libro fino ad arrivare al 2021.
Io mi immagino 10 persone rinchiuse in un castello. Nelle prime ore sono
persone normali, curiose ma cercano sempre di stare distaccati dalla situazione
ma pian piano che il tempo passa tutti diventano più nervosi perché non solo
tutti hanno dei segreti da nascondere ma anche perché la morte si insinua tra
di loro.
Ci sono due cose che mi
hanno colpito di questo libro. La prima è l’evoluzione della trama. Raccontare
il passato saltando dal 1978, al 1988 al 2021 non è mai facile. Bisogna
riuscire a tenere il polso della situazione, non perdersi in inutili
descrizioni che possono distrarre il lettore e ritrovarsi persi nei diversi
periodi. Ecco, qui Davide Baroni è stato un maestro nel riuscire a tenere alta
non solo l’attenzione ma anche la curiosità.
Io sono una super fan dei
salti temporali e mi è piaciuto il modo intelligente in cui sono stati usati.
Qui l’azzardo era troppo
alto. In molti potrebbero pensare a una scopiazzatura della trama ma fidatevi
di me, non lo è assolutamente.
Prendere un capolavoro e
ricucirlo su sé stessi è davvero per pochi e in questo caso non ho mai sentito
l’ombra della Christie aleggiare sulla trama.
Ecco, in questo caso
posso dire di essere andata fuori dalla mia comfort zone e sono davvero felice
di averlo fatto.
Voto: 4,5/5
Consigliato: Sì!! Da non perdere.