Recensione: In due
righe posso farvi capire quanto ho amato questo libro perché entra di
prepotenza nella mia classifica dei migliori thriller che abbia mai letto in
vita mia! Cioè, capite vero?
C’è un filo rosso quasi
invisibile che lega due donne.
Siamo nel 1974 e in un
appartamento viene ritrovato il corpo di Cristina. Quando i carabinieri
ritrovano il cadavere fanno fatica a credere ai loro occhi. La donna era in uno
stato avanzato di decomposizione e secondo loro era morta per aver ingurgitato
troppo cibo in una volta. Ma se pensano che quello sia il momento peggiore
della giornata si sbagliano, perché subito dopo scoprono che Cristina aveva un
bambino, ma non si trova da nessuna parte.
Siamo nel 2018 e Anna
insieme al marito e alla figlia Carla si stanno trasferendo in un nuovo
appartamento. Hanno appena affrontato uno dei peggiori momenti che una famiglia
possa vivere ma in qualche modo stanno cercando di lasciarsi il passato alle
spalle per continuare a vivere sereni e dare un’infanzia felice alla
figlioletta Carla.
Cristina e Anna non si
sono mai incontrate ma in qualche modo le loro vite si uniranno, e questo
accade proprio in via dei Fossi 35. Cristina è morta in quell’appartamento
mentre Anna cercherà di creare proprio lì, tra quelle mura, una nuova vita.
Questo thriller mi ha
lasciato sconvolta, ho finito le ultime pagine ieri sera prima di iniziare a
lavorare e per tutto il tempo non ho fatto altro che pensare a questo libro.
La storia è divisa in
due filoni principali. Una nel 1974 dove viene ritrovato il cadavere di
Cristina e i carabinieri indagano sulla relativa scomparsa del bimbo.
L’altro nel 2018 dove
scopriamo la vita di Anna, del perché vogliono cambiare casa e di tutti i
segreti che si nascono dietro questa famiglia apparentemente felice.
Voglio partire da un
punto fondamentale, ho amato non solo la storia ma la scrittura coinvolgente di
Patrizia. Lei riesce in poche righe a far trovare il lettore a proprio agio con
i protagonisti. Ti racconta le vicende lasciando quell’alone di mistero che ti
spinge sempre a voltare pagina, a scoprire cosa si nasconde dietro ogni dialogo
o descrizione.
Si può notare la cura
estrema per ogni singolo elemento, mi piace quando per due righe si sofferma a
descrivermi come soffia il vento perché lo fa in una maniera così coinvolgente
da riuscire a strapparmi un sorriso.
“Fuori, il sole l’accarezzò
e un refolo di vento già freddo si divertì a spettinarla. Vinta da un’improvvisa
stanchezza interiore si sedette su una panchina, mentre la struggente danza
delle foglie incorniciava il suo dolore.”
Poi, basta voltare
pagina e le descrizioni si fanno più intense, quasi dark:
“Quando l’oblio l’aveva
inghiottita a lei era parso di scorgere un paio di occhi in tutta quella
oscurità, occhi cattivi che la deridevano e si prendevano gioco di lei. Occhi
che decretavano la sua condanna nelle lame di luce che brillavano sull’iride
screpolata: uno sguardo che le aveva inquinato l’anima.”
Questi cambiamenti,
queste sfumature che stravolgono pian piano la lettura ci permettono di entrare
nella storia e immedesimarsi sempre di più nei protagonisti.
Questi protagonisti
sono talmente vividi e reali che puoi catturare ogni loro sfumatura, ogni loro
debolezza e forza. Ed è proprio questo che rende grande questo libro.
La storia parte come un
classico thriller ma ben presto si trasformerà in qualcosa di più. La casa in
via dei Fossi 35 non è un semplice appartamento. Tra quelle mura si nasconde
qualcosa di più grande che solo l’innocente, inizialmente Carla riuscirà a
percepire.
Definirlo thriller
paranormale è troppo riduttivo perché questo thriller riesce a raccogliere
tutti i lati belli di questo genere. A tratti ci troviamo di fronte a un
classico poliziesco mentre dall’altra un thriller psicologico.
Quando parlo di
paranormale non voglio spaventare nessuno, non sto parlando di horror, non sto
dicendo che ci sono degli elementi che vi potranno spaventare o togliere il
sonno. O meglio, il sonno ve lo toglierà questo libro perché leggerlo sarà la
vostra nuova ossessione.
Patrizia è riuscita a
mixare in modo perfetto descrizioni, personaggi, sottogeneri thriller, suspense
e tanto altro e voglio fare i complimenti a questa scrittrice perché è
difficile trovare dei thriller così coinvolgenti.
Voto: 5/5
Consigliato: ma
assolutamente sì!!