L’UOMO DEI
SUSSURRI
Di Alex
North
Trama: Ancora distrutto dalla drammatica perdita di sua moglie, Tom
Kennedy decide di trasferirsi con il figlio Jake nella tranquilla cittadina di
Featherbank e ricominciare da capo. Non sa ancora che un fatto terribile ha
appena sconvolto la comunità. Un ragazzino di sei anni è svanito nel nulla e
nonostante il vecchio detective Pete Willis non abbia perso tempo con le
ricerche, il piccolo non si trova. Come venti anni prima, si riaffaccia
l'incubo dell'Uomo dei Sussurri, il serial killer responsabile della scomparsa
di cinque bambini. Frank Carter, questo il suo vero nome, era solito attirare
le vittime sussurrando alle loro finestre, di notte. E mentre le ricerche del
bambino continuano senza tregua, il piccolo Jake inizia a comportarsi in modo
strano: si isola dai compagni di classe per passare sempre più tempo con la sua
misteriosa amica immaginaria e soprattutto dice di sentire una voce che
sussurra il suo nome nel buio.
Recensione:
“Se una
porta semiaperta lascerai, presto i sussurri sentirai.
Se fuori da solo giocherai, presto a casa più non tornerai.
Se la finestra aperta lascerai, sul vetro bussar lo sentirai.
Se solo e triste ti sembra di stare, l’Uomo dei Sussurri vedrai arrivare.”
Il male
cammina silenzioso nella notte, in punta di piedi e si avvicina alla finestra
di un bambino prescelto e sussurra il suo nome. È così che il male si insinua,
in modo delicato, quasi impercettibile, fino a trascinare i bambini nella parte
più oscura della cattiveria.
La storia si divide in due
diversi filoni che lentamente si intrecciano in modo inesorabile.
Da una parte troviamo Tom,
uno scrittore vedovo, padre di Jack un bambino di circa 6 anni. Il loro rapporto
è difficile e Tom cerca in tutti i modi di trovare dei legami, anche se
flebili, per poter comunicare con quel bambino che gli sembra quasi un
estraneo. Lo ama con tutto se stesso eppure, ha paura. Tante piccole paure che
vivono i genitori ma lui si sente solo, non ha una moglie o dei parenti alla
quale chiedere aiuto.
Jack invece è un bambino
speciale, dopo aver subito un forte trauma inizia a parlare con degli amici
immaginari e anche lui cerca il modo di avvicinarsi al padre ma spesso ha paura
di fare la cosa sbagliata.
Dall’altra parte
incontriamo il detective Pete Willis, è stato proprio lui a risolvere il caso
dell’uomo che sussurra eppure quella storia non è mai finta. Lui se lo sente
nelle ossa o quando prende la bottiglia di liquore, l’appoggia sul tavolo e
sfida se stesso a non berla per non ricadere negli errori del passato.
Questi personaggi sono uno
l’opposto dell’altro. Se da una parte troviamo un padre che cerca in tutti i
modi di avvicinarsi al figlio e di trovare la forza di scrivere un nuovo
romanzo, dall’altra troviamo un detective che sta cercando di rialzarsi dal
baratro nella quale era sprofondato anni prima.
Eppure loro due hanno un
legame, sono uniti da una storia comune che per anni è rimasta sepolta nei
ricordi sbagliati e dolorosi.
Thrilleriani, la cosa che
ho amato molto di questo thriller psicologico sono state due. L’autore non si
limita a raccontare la storia in terza persona ma alterna i capitoli. Noi
vediamo in prima persona i pensieri di Tom, delle sue difficoltà e della voglia
di voltare pagina e cercare un nuovo inizio ma anche i pensieri del bambino,
così semplici ma molto intensi.
Questo non è un thriller
adrenalinico, non troverete dei colpi di scena uno dietro l’altro ma la storia
e i sussurri si insinueranno dentro di voi. Con la calma e la fluidità della
storia l’autore riesce pian piano a scalfire la vostra mente portando in
superficie le paure che avevamo da piccoli.
Io per tutto il tempo
della lettura mi sentivo molto in ansia, mentre lo leggevo sentivo un formicolio
alle mani ed è impossibile non rimanere coinvolti e intrappolati dalle parole
del libro.
E quando andate a dormire,
state attenti ai sussurri.
Consigliato: Assolutamente
sì!
Voto: 4,5/5