martedì 19 gennaio 2021

LA DONNA DI GHIACCIO DI ROBERT BRYNDZA (NO SPOILER)

 LA DONNA DI GHIACCIO

Di Robert Bryndza

Trama: Quando un ragazzo scopre il cadavere di una donna sotto una spessa lastra di ghiaccio in un parco di Londra, la detective Erika Foster viene subito incaricata dell’indagine sull’omicidio. La vittima, giovane, ricca e molto conosciuta negli ambienti della Londra bene, sembrava condurre una vita perfetta. Ma quando Erika comincia a scavare più a fondo tra le pieghe nascoste della sua esistenza, trova degli strani punti di collegamento tra quell’omicidio e l’uccisione di tre prostitute, assassinate secondo un macabro e preciso rituale. Ma chi era veramente la ragazza nel ghiaccio? Quali segreti nascondeva? Il ritratto che ne dà la famiglia corrisponde alla verità? Erika ha l’impressione che tutti gli elementi a cui si aggrappa nel corso delle ricerche le scivolino via dalle dita, ma è cocciuta, determinata e disposta a qualunque cosa pur di arrivare a capire che cosa si cela dietro quella morte violenta…

Recensione: Andrea era una ragazza bellissima, una di quelle che appena entra in una stanza tutti si girano a guardarla. Nella vita aveva tutto, un padre lord con degli incarichi importanti che gli permettevano di avvicinarsi alla borghesia inglese, una madre con la sua piccola attività da fioraia e un fidanzato ufficiale. Quello che Andrea desiderava lo otteneva senza alcuno sforzo, lei era la cocca della famiglia a discapito di suo fratello e sua sorella. Una sera, mentre camminava tra le vie di una zona a lei poco conosciuta si ferma un’auto. Lei riconosce il conducente e sale. Quelli sono gli ultimi suoi istanti di vita.

 Questo omicidio ha scosso molto gli animi della comunità perché Andrea ha una famiglia potente alle spalle e a muoversi non saranno solo i detective della omicidi ma anche alcuni esponenti della politica.

Per questo caso viene chiamata Erika Foster.

Lei intuisce fin da subito che non sarà un lavoro facile perché tutti le sono con il fiato sul collo, vogliono sapere chi ha ucciso la ragazza e il movente.

 Erika si ritroverà a scavare nella vita di Andrea, tutti la descrivono come la ragazza perfetta ma basta grattare leggermente la superficie per scoprire tante piccole e grandi bugie. Mentre cerca di scoprire la verità, di trovare degli agganci tra le persone che probabilmente l’hanno vista la sera della sua scomparsa ci sarà un nuovo omicidio.

 Tutto è collegato, ma come?

 Qui ci troviamo davanti a un thriller poliziesco puro, insomma, proprio quelli che io amo. La storia di Andrea e delle ricerche di Erika Foster, man mano che si procede con la lettura diventano sempre più intense però l’autore ci lascia qualche indizio per poter scoprire da soli il colpevole.

 Mi è piaciuto soprattutto un elemento, verso metà libro Erika trova un biglietto nella sua tasca ed è stato scritto dall’assassino. In quel momento ho iniziato a pensare a tutte le persone che aveva incontrato (tantissime) a tutti quelli che le sono passate vicino. Insomma, lei forse l’ha incontrato per caso oppure lo conosce bene.

Tutta la parte che riguarda la ricerca dell’assassino non fila in modo liscio, anzi, Erika si scontrerà spesso con alcuni suoi colleghi che non vogliono lasciarle il caso, si troverà da sola a dover affrontare diverse situazioni e sente che nessuno le crede quando ha qualche idea o indizio.

 La detective quando arriva in caserma è una donna ferita, per colpa sua ha perso il marito durante un’operazione della polizia e questo l’ha ferita in modo indelebile. Sembra sempre sull’orlo del baratro, che brancoli spesso nel buio o insegua il coniglio bianco. Sarà proprio questa la prima impressione che avremmo di lei eppure questa è davvero solo una nostra impressione.

Per anni ha lavorato come detective e anche se si porta un dolore immenso nel cuore e lo si percepisce anche sul suo viso stanco, ogni mossa, ogni passo che decide di intraprendere lo fa con sicurezza. Lei non segue le regole, lei non si inchina o sta in silenzio solo perché i genitori di Andrea sono dei Lord. È disposta a tutto, anche ad andare contro i suoi capi pur di trovare l’assassino.

 Erika è un personaggio di spessore che ho amato fin dall’inizio. La cosa che ho apprezzato è che l’autore non si sofferma troppo sugli aspetti della vita privata della detective ma spesso ti lascia intendere quello che prova. Il lettore si fa trascinare da alcuni aspetti della sua vita fatta di notti insonni e tanto caffè. Quello che ho preferito è il suo modo di affrontare le situazioni, di non fermarsi davanti a niente.

 La parte finale del libro penso che sia perfetta.

 Ci troviamo a leggere capitoli alternati. I colleghi sono in centrale e interrogano alcune persone e pian piano qualcuno inizia a raccontare la verità.

Erika nel frattempo si trova in una casa a cercare indizi. I capitoli alternati procedono di pari passo, più la persona interrogata racconta la sua verità più Erika si avvicina alla risoluzione del caso fino al gran finale.

 Una scelta molto differente rispetto a tutti i polizieschi che ho letto fino ad ora.

 Questo è il primo libro della serie e voglio assolutamente recuperarli tutti. Li consiglio a chi ama il genere poliziesco ma anche a chi ama i gialli perché anche qui, come delle formichine affamate possiamo seguire gli indizi e scoprire chi è l’assassino.

 

Voto: 5/5

Consigliato: Assolutamente sì!