martedì 4 dicembre 2018

NESUNO MI CREDE DI MARY HIGGINS CLARK (NO SPOILER)

NESSUNO MI CREDE
di Mary Higgins Clark







TRAMA: Chi è Alexandra Moreland? Una promettente carriera di interior designer, un elegante appartamento a Manhattan, tutto il fascino dei suoi trent'anni, Alexandra si porta dentro una voragine: due anni prima, a Central Park, suo figlio Matthew è stato rapito. Da allora, lei va avanti come può, perennemente in bilico sull'orlo di un terribile precipizio. Ma proprio il giorno in cui Matthew avrebbe festeggiato il suo quinto compleanno, Alexandra fa una scoperta che la atterrisce: attraverso le sue carte di credito e i conti in banca, qualcuno sta cercando di agire in suo nome e distruggerle così la reputazione. Qualcuno che la conosce bene, e ha moltissime informazioni su di lei. E quando i media ricevono delle foto truccate, da cui si deduce che Alexandra avrebbe inscenato il rapimento, una cosa è chiara: dopo essersi impossessati della sua identità, ora stanno cercando di metterla a tacere del tutto. Perseguitata dalla stampa, controllata dalla polizia, attaccata dall'ex marito, Alexandra si ritrova così completamente sola, sostenuta soltanto dalla speranza che il figlio sia ancora vivo. È però pronta a tutto - aiutata dalla perspicace Alvira Meehan, detective dilettante - per capire chi c'è dietro l'infernale macchinazione di cui è vittima e la girandola di inganni che rischia di travolgerla. Fino a scoprire che la sua stessa vita è in pericolo e che, a scavare in certi segreti, ci si può fare molto male.
RECENSIONE: Mary Higgins Clark è una di quelle autrici che acquisti ad occhi chiusi, senza neanche leggere la trama perché sai che, in un modo o nell'altro riesce a farti innamorare, sospirare e lasciare senza fiato già dalle prime pagine.

Alexandra, dopo la morte dei suoi genitori e il rapimento di suo figlio vive una vita con il freno a mano tirato. Lavora solo per tenersi occupata e non pensare ad ogni istante a quella tragedia anche quando scopre che, sul suo conto privato, iniziano a mancare soldi o ci sono addebiti per acquisti che lei non ha mai fatto.
Questo personaggio in particolare penso sia stato descritto e raccontato in modo magistrale. Sentivo un nodo allo stomaco quando venivano descritte le sue emozioni una volta rientrata a casa, sola con gli spettri del passato che le girano attorno, mentre indossa l'accappatoio morbido per sentire il calore di suo figlio che non vede da 2 anni.
Naturalmente anche tutte le persone che incontreremo durante il libro che sono legate alla tragedia o alla protagonista sono state caratterizzate bene, basta pensare al personaggio di Alvira, una donna che faceva la cameriera in una casa di ricchi ma ha smesso dopo aver vinto 40 milioni alla lotteria eppure rimane una donna semplice e il suo unico vezzo è il parrucchiere una volta alla settimana. L'autrice non crea nessun eccesso o stereotipo con i suoi protagonisti ma cerca con la loro semplicità di renderli simpatici e "accessibili " a tutti i lettori.
Una cosa che amo soprattutto nei thriller sono le descrizioni semplici ma mirate dei luoghi. Almeno che non ci sia un cadavere è inutile prolungarsi nelle descrizioni e Mary Higgins Clark è una maestra in questo. Descrivendo la chiesa ha trovato 4/5 punti fondamentali tali da aiutare i lettori a immedesimarsi nel luogo che ha scelto, di vedere la statua descritta, sentire il tipico profumo di incenso e il brusio di sottofondo di chi prega.
.In questo libro la domanda principale è: è stata lei a rapire suo figlio oppure no è perché l'hanno rapito?
I capitoli brevi riescono a far aumentare la suspanse, più vai avanti più vuoi sapere e difficilmente riesci a staccarti dal libro.
Il finale in molti lo considerano quasi scontato ma qui, più che focalizzarsi su: chi o cosa è bello il viaggio che ci fa fare la Higgins. Tante sfaccettature della paura e del dolore che culminano in un gran finale.

Voto:5/5
Consigliato: assolutamente sì!!


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