lunedì 10 dicembre 2018

FIORI SOPRA L'INFERNO DI ILARIA TUTI (NO SPOILER)

FIORI SOPRA L'INFERNO
di Ilaria Tuti


           



TRAMA: «Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa.
Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine.
Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»

RECENSIONE: Solitamente appena finisco un libro mi metto subito a scrivere la recensione o almeno scrivo qualche elemento che ritengo importante ma oggi no, non con questo libro.
Questa volta ho lasciato macerare le mie sensazione, ho voluto assaporare gli ultimi capitoli letti tutti d'un fiato, non volevo staccarmi dalla storia e dalla bambagia che è riuscita a creare l'autrice perché sono riuscita a ritrovarmi a casa.
Era da tanto che non leggevo un thriller di questo tipo. La trama è semplice e lineare, anche se ci sono dei flashback la storia si può considerare un classicissimo thriller poliziesco. Trovano un cadavere e la polizia indaga.
Semplice no?
No, e penso che sia proprio questo la forza del libro. Contornati da questa storia ci sono dei personaggi incisivi, nulla è lasciato al caso e le sfumature di carattere che è riuscita a creare Ilaria Tuti sono spettacolari.
Teresa Battaglia è la protagonista e lavora nella polizia di un piccolo paese disperso nelle montagne. Come va di moda negli ultimi anni non si crea più un semplice ispettore che fa le indagini ma si cerca di trovare qualcuno con un problema, può essere in sedie a rotelle, avere una malformazione o una malattia,  in questo caso (e non faccio spoiler) il "problema" di Teresa non disturba, non sembra messa a caso come in altri personaggi ma sembra studiata, come se questo personaggio potremo incontrarlo mentre andiamo a fare la spesa o una passeggiata.
Nei thriller si tende sempre a lasciar da parte le descrizioni superflue come una casa, un bosco ecc... elementi che non servono alla storia ma ne delineano il contorno eppure l'autrice non ha pensato di lasciar da parte queste descrizioni.
Per tutti voi che leggete la recensione ma non avete ancora letto il libro fate attenzione, ad un certo punto tutto diventa vivido.
Avete presente il profumo del bosco di prima mattina, quando il suolo è ricoperto da una leggera foschia e gli aghi di pino sprigionano tutto il loro odore?
Quando fate una passeggiata e sentite il vento tra le chiome degli alberi e udite quel fischio lontano?
Quando il sole tramonta dietro gli alberi e il colore che vedrete non sarà mai più lo stesso perché ogni giorno regala una nuova atmosfera?
Riuscirete a trovare tutto questo mentre leggete e non importa se sarete in attesa dal medico o sdraiati al calduccio a casa, questi profumi e sensazioni vi raggiungeranno.
Ogni parola sembra ricercata, come se quella frase doveva essere esattamente così. Mi capita spesso di pensare ad un personaggio o luogo che non mi convincono e che lo avrei preferito in modo diverso ma con questo libro no.

Un esordio fantastico e Teresa sarà una cara amica che avrò il piacere di ritrovare anche nei prossimi libri.

Voto: 5/5

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