Buongiorno
a tutti amici thrilleriani. Questa rubrica si concentra soprattutto sulla
conoscenza approfondita del genere giallo/thriller/noir.
Moltissime
volte quando vado in libreria o in biblioteca prendo i libri anche in base alle
descrizioni sulle copertine. Per esempio: “Un thriller mozzafiato” oppure “Un
thriller da non perdere”. Dopo averlo letto però capisco che non è un thriller
ma semplicemente un mistery. A quanto pare la parola thriller riesce ad
attirare molto i lettori ma non è giusto da diversi punti di vista.
Oggi
voglio proprio parlare di questo: la differenza tra thriller e giallo.
GIALLO
Tutti
noi quando sentiamo la parola giallo pensiamo subito ad Agatha Christie oppure
a Conan Doyle. Loro due sono i massimi esponenti di questo genere.
La
struttura del giallo è molto semplice:
-Ci
sono uno o più cadaveri.
-Un
poliziotto, un investigatore o anche una persona curiosa dei fatti investiga.
-La
storia è disseminata di indizi così il lettore scopre man mano insieme a chi
investiga le novità sul caso.
-Viene
scoperto l’assassino e consegnato alla giustizia.
-Fine.
Strutturato
così può sembrare semplice o banale ma non dimentichiamoci che spesso Aghata
Christie è riuscita a sorprenderci con diverse sfumature del giallo. Basta
pensare a 10 piccoli indiani. Una storia che colpisce tutte le volte che si
legge e che ancora oggi registi e autori prendono spunto da questo racconto.
Quindi
in sostanza i libri gialli sono un accompagnamento piacevole per delle serate
rilassanti ma di tutt’altro avviso è il genere thriller.
THRILLER
Di
autori thriller potrei citarne migliaia e il motivo principale è che esistono
diversi sottogenere:
-Noir
-Thriller
catastrofico
-Thriller
cospirativo
-Thriller
d'azione
-Thriller
di spionaggio
-Thriller
drammatico
-Thriller
ecologico
-Thriller
erotico
-Thriller
fantascientifico
-Thriller
legale
-Thriller
medico
-Thriller
politico
-Thriller
psicologico
-Thriller
religioso
-Thriller
soprannaturale
-Thriller
tecnologico
In questo caso la storia non deve per forza iniziare
con un omicidio. Ci possono essere rapimenti, storia di serial killer, bombe
batteriologiche ecc…
Qui la storia può essere vista dal punto di vista del
poliziotto o dell’assassino ma anche dalle vittime e non sempre la trama è
lineare come nel giallo, anzi. In questo caso si cercano di utilizzare sempre
diverse tecniche per attirare l’attenzione del lettore e stupirlo in maniera
differente.
Qui c’è più gioco tra l’omicida e chi lo insegue. E
non sempre il “cattivo” viene preso. Faccio un esempio, nei libri di Deaver con
protagonista Rhyme c’è l’orologiaio, un assassino che sfugge al detective.
Un particolare non da poco è chi fa la parte del
“Buono”. Fino agli anni ’90 i poliziotti erano tutti belli e tenebrosi tipo
Dirk Pitt della serie di Clive Cussler. Bello, palestrato, abbronzato e
perfetto in tutto ma andando avanti con il tempo gli autori hanno cercato di
rendere sempre più realistici questi personaggi. Lyncon Rhyme è tetraplegico
mentre Will Trent della serie di Karin Slaughter è dislessico. E qui
l’importante è non solo parlare della storia principale come trovare
l’assassino ma far affezionare i lettori grazie a delle sottotrame. Poi se
fanno parte di una serie è bello vedere l’evolversi di alcuni personaggi
principali.
In breve queste sono le differenze principali dei due
filoni e successivamente ci sarà l’approfondimento di ogni singolo genere
thriller, di alcuni personaggi e autori.
Buona lettura!