RECENSIONE ASSASINIO SULL’ORIENT EXPRESS
Di Agatha Christie
TRAMA: L'Orient-Express, il famoso treno che congiunge
Parigi con Istanbul, è costretto ad una sosta forzata, bloccato dalla neve. A
bordo qualcuno ne approfitta per compiere un efferato delitto, ma,
sfortunatamente per l'assassino, tra i passeggeri c'è anche il famoso
investigatore belga Hercule Poirot, al quale verranno affidate le indagini.
Poirot, in effetti, risolverà il caso, non prima, però, di essersi imbattuto in
una sensazionale sorpresa.
RECENSIONE: Questo libro in realtà non l’ho mai acquistato,
anzi, posso dire di averlo preso in prestito per un tempo indeterminato dalla
piccola libreria di mia nonna. Avevo solo 8 o 9 anni e visto che la passione
per la lettura iniziava a farsi sentire ho voluto iniziare con questo libro di
un’autrice per me sconosciuta (e chi aveva mai sentito parlare di Agatha
Christie??) e con un titolo che mi attirava molto visto che non sapevo cosa
fosse un Orient express. Sono passati quasi 21 anni dalla prima lettura di quel
libro e mentre stavo mettendo in ordine delle scatole ecco che rispunta fuori…
così ho deciso di rileggerlo.
Ammetto che non ricordavo il finale di questo libro (alla
fine sono passati 21 anni!) e ammetto di essere rimasta sorpresa.
Il delitto
si svolge in uno degli scompartimenti del vagone dell’Orient Express e Poirot
inizia ad indagare. Nella stanza sono stati trovati due soli indizi: Un
fazzoletto con la lettera H ricamata e un curapipe. Partendo da questi due
elementi inizierà ad interrogare tutti i passeggeri di quel vagone e in tutto
il tempo in cui Poirot parla con loro si scoprono verità nascoste, indizi che
cercavano di essere celati dietro un inchiostro blu ma la domanda principale,
verso metà libro è: cosa lega tutti questi personaggi? Un omicidio o altro?
Questo è uno
dei libri gialli di Agatha Christie che ho apprezzato di più. Alla fine un
libro semplice che si legge in una serata ma la particolarità degli indizi e i
ragionamenti del protagonista fanno entrare il lettore in un vortice di verità
e supposizioni.
I personaggi
anche se sono tanti e il libro lascia poco spazio alle descrizioni dettagliate
il lettore riesce sempre a capire chi esattamente sta parlando facendo
qualcosa grazie ad alcune caratteristiche ben marcate, come la donna che
chiacchierava troppo oppure l’italiano che gesticolava (chissà perché gli
italiani li descrivono sempre grassi, che sudano e gesticolano!).
Il finale
naturalmente ti lascia senza parole in senso positivo.
Per chi ha
letto il libro e se lo ricorda… voi che cosa avreste fatto? Avreste effettuato
l’arresto oppure no, considerando quello che era accaduto nel passato?
Voto: 5/5
Consigliato:
Questo è uno di quei libri che bisogna leggere almeno una volta nella
vita.
SE ANCHE TU AMI I LIBRI SOSTIENI LA MIA PASSIONE
CON UN SEMPLICE MI
PIACE. GRAZIE.