Trama: Anche per il Commissario Pierangelo Lucchini, detto Pier, arriva l’ultimo giorno di lavoro. Gettata alle spalle la Questura di Lecco, può ora dedicarsi a tempo pieno alla famiglia, in particolare al difficile rapporto col figlio Andrea. Non ha però fatto i conti col destino. Dopo tre anni di latenza il Roberta, lo spietato killer che Lucchini non era riuscito a fermare, torna a mietere vittime. Lo fa con la consueta atrocità, allargando nell’uomo una ferita mai chiusa. Pier non è più in Polizia, ormai, però sa che non troverà pace finché non avrà risolto quel caso. Il suo caso.
Recensione: durante la sua lunga carriera Pier (Pierangelo Lucchini) ha
inseguito due serial killer. Uno è riuscito a catturarlo ma il secondo no.
Questa per lui è una macchia indelebile nella sua vita, voleva dare una
speranza alle famiglie delle vittime e desiderava poter chiudere per sempre
quel capitolo, ma alla fine la vita va anche in questo modo.
Quando esce dall’edificio, il suo ultimo giorno di lavoro ha già deciso
come sfrutterà il tempo, desidera dedicare più tempo alla famiglia e cercare di
riallacciare i rapporti con quel figlio che pian piano ha preso le distanze.
I conti che aveva fatto erano anche belli ma non aveva preso in
considerazione il suo passato. Il serial killer chiamato “Il Roberta” ritorna
ad uccidere ma Pier non può fare nulla ora… forse.
Quando ho letto la trama ho trovato interessante uno spunto, il fatto
che il protagonista è in pensione e non può più usare le vie della legge per
poter catturare il serial killer. La mia curiosità nasce proprio dal fatto che
sono sempre curiosa di vedere come una persona normale possa inseguire un
assassino.
Se pensate a un possibile cliché di situazioni già viste vi consiglio di
ricredervi. Se il libro inizia in modo tranquillo, dove l’autore ci spiega le
dinamiche della vita di Pier, man mano che si procede con la lettura si apre un
mondo completamente nuovo.
Riuscire a districarsi tra la famiglia e un serial killer, cercare di
scoprire e trovare la soluzione al caso e farlo in una situazione di svantaggio
è uno dei punti fondamentali del libro e proprio questo elemento spinge il
lettore a vedere fino a che punto può arrivare Pier.
Ho amato il modo in cui Luca ha scelto di raccontarci questa storia dove
non ha lasciato nulla al caso, dove ha dato importanza alle descrizioni ma è
riuscito a tenere sempre alta la mia attenzione.
In alcuni punti la scrittura è da affinare ma questo lo dico perché devo
recensire il libro, altrimenti non avrei notati alcuni piccoli particolari.
I capitoli sono brevi, cosa che io amo tantissimo, e la storia ma anche
i colpi di scena sono un crescendo fino alle battute finali fino a quando
scopriamo che… no, non farò spoiler ma il finale mi ha davvero sorpresa!
La storia non è completamente lineare perché ci sono dei brevi capitoli
ambientati nei primi anni ’60 ma non intaccano il filone principale, anzi, sono
riusciti a dargli una spinta in più.
Sono davvero felice di aver letto questo libro e ringrazio l’autore per
avermelo inviato, sono sicura che questo non sarà il suo unico lavoro perché
merita davvero di essere letto!
Voto: 4/5
Consigliato: Assolutamente sì!