Trama: Agatha è dura, non tanto bella e anche un po' imbrogliona. Per di più mangia malissimo, beve gin e si sente sola. È così imperfetta che è difficile non amarla. Agatha, cinquantenne dal carattere difficile, decide di cambiare vita: chiude la sua società di PR, lascia Londra e si trasferisce nei Cotswolds, un'area di pittoresca bellezza nel cuore dell'Inghilterra. A Londra non si era accorta di non avere amici, ma giunta nel villaggio di Carsely si ritrova sola e isolata. Donna attiva e prepotente, Agatha non si accontenta di inserirsi nella nuova comunità, ma vuole diventare anche popolare. Come fare? Partecipare a una gara culinaria. E se non si è in grado di cucinare? Andare a Londra e comprare un'ottima quiche. E se il giudice della gara muore mangiando la quiche? La prima avventura dell'eccentrica investigatrice.
Recensione: questo è solo il primo di una lunghissima serie e io so già
che acquisterò tutti i suoi libri.
Credo che l’esordio di Agatha Raisin sia superlativo. Una donna di
successo e in carriera decide di andare in pensione anticipata e godersi i
soldi che ha fatto. Londra è una di quelle città caotiche e stressanti così
decide di trasferirsi in periferia, nel villaggio di Carsely. In realtà il suo
arrivo non è visto nel migliore dei modi ma per cercare di entrare in questa
comunità decide di partecipare a un piccolo evento dove si decide qual è la
Quiche migliore.
Agatha ha sempre mangiata al ristorante o prodotti surgelati e non sa
nemmeno da che parte iniziare a cucinare così, quando va a Londra compra una
Quiche già fatta agli spinaci.
Sarà proprio quella torta ad uccidere il giudice di gara.
Mi sono bastate una manciata di righe per entrare in questo mondo fatto
da donne troppo prese a sistemare la loro cosa e a sembrare perfette ma è
proprio questo il bello. Agatha è quel personaggio che appena entra in una
stanza oscura tutte le altre. Lei ha grinta, ha quel tocco magico e la gente ne
rimane affascinata ma sia in senso positivo che negativo.
Subito dopo la morte del giudice lei inizia ad indagare, a fare delle
domande e a capire come sia possibile che della cicuta sia finita nella sua
torta salata. Questo la porterà a conoscere diverse persone di spicco della
città e non solo.
Questo è il tipico giallo perfetto per tenerti compagnia e strappare
qualche risata. Ho apprezzato tantissimo il senso di società e di come lei si è
sentita molto esclusa ma che alla fine ha trovato il modo di interagire con le
donne del paese.
Tutta la parte del giallo, quindi dell’investigazione la vediamo solo
con gli occhi della protagonista e questo ci aiuta a capire ancora meglio
alcune dinamiche che si erano create tra i personaggi.
Vi giuro ma non vedo l’ora di leggere il seguito anche perché verso la
fine arriva un nuovo vicino di casa… chissà cosa accadrà!
Voto: 5/5
Consigliato: sì, a chi ama i gialli leggeri ma che riescono comunque a
tenerti compagnia.