Sere Quijano, l’hacker: ingegnera informatica e strega del caos. Le sue
capacità tecnologiche sono inversamente proporzionali all’efficacia della sua
magia. Ha un’enorme virtù: crede ciecamente in tutto ciò che fa.
Recensione: sono rimasta piacevolmente folgorata dalla serie di libri
Regina Rossa, ho appena finito di guardare la serie televisiva e devo dire che
è stupenda però, mi capita spesso che quando inizio un nuovo libro di uno
scrittore che mi ha fatto scoprire personaggi di serie come Antonia e Jon, vado
sempre un po’ con i piedi di piombo. Ho paura di non ritrovare la stessa
sintonia…
Questo libro parla di donne, di riscatto e di come insieme si può
trovare la forza di andare avanti, di superare quegli ostacoli che ci hanno
messo davanti le persone.
Aura è una donna con due bellissime bambine e rischia la galera per un
fatto che lei non ha commesso. Quando una notte viene messa in carcere incontra
Mari. Questa donna è forte anche se il suo punto debole è l’alcol ma non vuole
aiuto da nessuno (anche se ne ha davvero bisogno) ma in Aura trova quell’affinità
difficile da raccontare ma che l’aiuterà a superare un momento difficile.
Loro due, insieme a Sere decidono di abbattere un sistema fatto di
numeri e di potere.
Ho apprezzato il fatto che Jurado sia riuscito a descrivere in modo così
convincente queste 3 donne. Ognuna di loro ha una particolarità ma tutte hanno
una forza di spirito che le porta a unirsi e a “combattere” insieme. Forse è
proprio questo il fulcro della storia: l’unione fa la forza.
La cosa che ho trovato difficile, e ci sono volute circa 100 pagine, è
capire cosa stava succedendo. La storia inizia con Aura che guarda un flacone
di Shampoo e ha dei pensieri, poi esce e viene arrestata. Il tutto in una
frazione di secondo e io da lettrice mi chiedo: ma in mezzo, cos’è accaduto? Perché
succedono queste cose slegate? Pensavo di aver saltato una pagina, di essermi
involontariamente persa un pezzo, invece no.
Lo scrittore decide di buttarci da una parte all’altra dei pensieri e
delle azioni delle protagoniste. Per un po’ brancoliamo nel buio ma una volta
che capiamo il meccanismo di lettura il puzzle diventa intuibile anche se non
abbiamo di fronte l’intera immagine.
Questa la considero l’unica “pecca”, io che leggo abbastanza velocemente
alla fine non mi crea nessun problema ma per quei lettori che sono più lunghi,
come tempistiche, probabilmente si sentiranno persi per metà libro e
ricongiungere tutte le parti non sarà facile.
Non mancano certo le azioni, i colpi di scena e quel pizzico di umorismo
che stempera i momenti più tesi.
Un thriller completamente differente dalla serie ma che mi ha fatto
scoprire un nuovo Jurado che ho apprezzato.
Voto:4/5
Consigliato: Sì