venerdì 23 febbraio 2024

QUALCUNO MI SPIEGHI DOV’E’ FINITA LA RAGAZZA DEL PUB DI BOB MORTIMER

 

Trama: Uno stravagante avvocato si aggira per le strade di Londra una ragazza misteriosa rapisce il suo cuore e poi scompare. Un'indagine strampalata e strappalacrime come non se ne erano lette prima. Attaccarsi alla bottiglia è il miglior modo con cui Gary Thorn riesce a ottenere qualunque risultato, che sia passare una serata o risolvere casi impossibili. Ma andiamo con ordine: Gary, il nostro protagonista, non è proprio un tipo anonimo, ma è anche vero che raramente qualcuno si sofferma più di tanto a guardarlo. Una sera, va a bere una birra con il suo (unico) amico Brendan. Il quale, però, lo molla a metà pinta; a quel punto una brunetta si avvicina a Gary (strano!), comincia a flirtare (ancor più strano!), finché, appena lui si volta dall'altra parte… anche lei sparisce. Lasciando dietro di sé solo un libro, lo stupido bestseller dalla copertina orrenda che tutti, ma proprio tutti, sembrano avere nella borsa, in quel periodo. Quando il giorno dopo Gary viene a sapere che il suo amico è scomparso, capisce che sta succedendo qualcosa di un tantino strano. Che c'entri la misteriosa ragazza del pub? E l'amico, che fine ha fatto? Difficile da dire. Soprattutto perché Gary è un detective imbarazzante, con scoiattoli e vecchiette come aiutanti, e se può prendere un granchio lo prende. Sempre. 

 

Recensione: ho deciso di leggere questo libro per diversi motivi, ma quello fondamentale è che prometteva delle vere e proprie risate. Sono anni che sto cercando un libro che mi faccia davvero ridere e fino ad ora non ho trovato nulla di così bello da strapparmi un vero sorriso.


Gary è un avvocato, la sua vita è abbastanza monotona, non ha molti amici a parte una vicina di casa che lo sprona a portargli del cibo e a farlo uscire dalla sua comfort zone, ha una casa con lo stretto necessario e nessuna ragazza.

Una sera, invitato da un suo conoscente di nome Brendan va in un pub e incontra una strana ragazza. Diciamo che lui rimane impressionato dal suo atteggiamento, dal suo fisico, dal suo modo di parlare e dal libro che sta leggendo.

Il giorno dopo viene a scoprire che Brendan è scomparso così la polizia lo interroga a casa sua ma c’è qualcosa di strano in tutta questa situazione.

In realtà la storia era partita anche abbastanza bene, ho apprezzato che il protagonista fosse una persona semplice anche se anonima, io la definirei grigia. Nella sua vita ha tutto quello che gli occorri e non aspetta altro. Il problema è che dal momento in cui sparisce il suo amico iniziano ad accadere delle cose stranissime, alcune anche senza senso tipo lo scoiattolo (per chi ha letto il libro capirà, per chi non lo avesse letto non faccio spoiler)

Per diversi capitoli mi sono sentita quasi persa in questa narrazione che voleva risultare simpatica ma che non lo è assolutamente. Sto ancora pensando a quale battuta mi abbia fatto ridere ma non riesco a trovare una risposta. Non ho mai sorriso, non ho mai pensato che una determinata situazione poteva essere talmente fuori contesto da farmi ridere.

Quando ho finito il libro avrei voluto scaraventarlo dall’altra parte della stanza. Alla fine mi veniva presentato come un giallo ma che giallo non è. Tutte le aspettative descritte in copertina non sono state esaudite e questo rompe il “patto con il lettore” ed è la cosa più brutta che si possa fare.

La lista dei libri più brutti che abbia mai letto in vita mia si arricchisce di questo titolo.

 

Voto: 1,5/5

Consigliato: assolutamente no