Trama: Da un po' di tempo succedono cose strane in paese: la gente si addormenta senza motivo, all'improvviso... Giovane e audace, Baladine è la mente brillante dietro al podcast De profundis, che ogni settimana conquista un vasto seguito di appassionati di crime e horror, raccontando storie vere e terrificanti «direttamente dal cuore delle tenebre». Ora però è intrappolata in un blocco creativo che minaccia di riportarla indietro nel baratro da cui era uscita con difficoltà. Fino a quando non arriva un aiuto insperato. Suo fratello Nicolas ha sentito dire che esiste un paese, nella Valle dei Calanchi, nel quale tutti gli abitanti stanno cadendo in un misterioso e pericoloso sonno profondo. Baladine fiuta una buona storia dietro questo evento all'apparenza inspiegabile e così decide di indagare. È solo l'inizio di un'avventura che la condurrà molto più lontano di quanto possa immaginare, per vedere cosa si nasconde in fondo al buio e fronteggiare un male incomprensibile e scioccante. Perché a volte bisogna rischiare e solo facendosi oscurità si può illuminare la parte più profonda e cupa di noi.
Recensione: questo libro mi ha completamente sconvolto. Ci sono voluti
diversi giorni per riuscire a interiorizzare la storia che avevo letto, avevo
bisogno di respirare e pensare, capire e alla fine, rimanere piacevolmente
sorpresa.
Baladine è una ragazza con l’anima grigia, gestisce un podcast molto
seguito ma ad un certo punto si rende conto che non ha più nulla da dire. Tutto
intorno a lei cambia colore, come se non volesse affrontare il mondo ed è
proprio questa sua caratteristica che spicca nelle storie che racconta. Storie
vere ma che fanno paura, che scavano nell’animo umano.
Ad un certo punto lei decide di mollare tutto, ma suo fratello Nicolas
cerca di aiutarla raccontandole una storia. In un paesino dei Calanchi gli
abitanti cadono improvvisamente in un sonno profondo.
Questa storia inizia a entrare pian piano nella sua testa e continua a
martellare finché non si convince che questa è la storia perfetta per il suo
podcast.
Mentre leggevo le prime pagine del libro mi sembrava di essere in un
bosco scuro con una bussola che non funzionava. Non capivo cosa stava
succedendo a Beladine e mi chiedevo se quello che stata vivendo era un sogno o
la realtà. Ci sono voluti diversi capitoli per trovare la strada e da quel momento
la storia ha preso la strada giusta.
In questo caso la psicologia dei personaggi è fondamentale e Manlio è
riuscito a farci entrare nella mente di Beladine, di guidarci verso i suoi
pensieri anche quando la protagonista stessa era smarrita. Ho amato davvero
questo personaggio che lottava più contro se stessa che contro il mondo che la
circondava. Lei con le sue storie voleva avvicinarsi alla gente, voleva dare
anche una voce alle persone che avevano sofferto.
Non so dirvi precisamente in quale punto ma alla fine mi sono trovata
come dentro ad una valanga, leggevo e non riuscivo a staccarmi dalle pagine,
complice non solo la storia affascinante ma anche la scrittura di Manlio che ti
cattura, ti trascina sotto l’acqua come un vortice nell’oceano e quasi non ti
lascia respirare ma quando finisci di leggere l’ultima parola puoi solo fare un
sorriso per la bellezza della storia che ha scritto.
Voto: 5/5
Consigliato: assolutamente sì!