martedì 10 gennaio 2023

BOLOGNA IN FIAMME DI GIANLUCA MOROZZI

 

Trama: A Los Angeles è la Notte degli Oscar e il regista italiano Achille Cordova vince il premio del Miglior film straniero. Nelle stesse ore a Bologna, il trentacinquenne Vasco Vitale guarda alla tv il suo idolo, Achille Cordova, ricevere la statuetta e, quando la telecamera inquadra l’uomo a fianco di Cordova, Vasco lo riconosce. È il suo ex compagno di liceo, Simone Bianchi... e subito si domanda: cosa cazzo ci fa Bianchi di fianco al suo idolo nella Notte degli Oscar? Intanto, a Marradi, nella casa di Cordova, si consuma un delitto: la seconda moglie del regista, Marianna, viene uccisa. Da allora in poi, le vite di Achille Cordova, della sua troupe e di Vasco Vitale non saranno più le stesse...

Recensione: Morozzi, anche con questo libro, si conferma uno dei più bravi thrilleristi italiani. Lui non racconta semplicemente la storia, ma la fa vivere.


Vasco Vitale è un uomo di trentacinque anni che vive attaccato al telefono di casa (perché le sue zie sono anziane e cadono spesso, lui è l’unica persona che può aiutarle), ha una casa piccola, una donna che ama ma che si è fidanzata con un altro uomo e un sogno nel cassetto. Questo sogno è un manoscritto, e riuscire a farlo leggere alla persona giusta gli permetterà di uscire dal quel tugurio di vita. L’unica persona che potrebbe aiutarlo è Simone Bianchi. Non solo suo ex compagno di classe ma proprio quello che continuava a bullizzare e tormentare senza tregua.

Mentre Vasco guarda la notte degli Oscar e sogna di poter incontrare il regista Cordova, in Italia avviene un omicidio efferato. Marianna, la moglie di Cordova viene uccisa, ma questo sarà solo il primo di una serie di omicidi che hanno uno scopo ben più grande di quello che sembra.

Devo dire che ho amato tantissimo il personaggio Vasco, perché alla fine tutti noi possiamo rispecchiarci nei suoi sogni e nelle sue fragilità. Tutti noi vorremo qualcosa in più nella vita ma spesso abbiamo bisogno di una piccola mano.

Tutti i personaggi che vengono presentati in questo libro rasentano la perfezione, sono talmente reali che sembra di conoscerli da una vita e questo modo di raccontare i personaggi ti fa vivere il libro in modo diverso rispetto ai classici thriller.


Gianluca Morozzi

Morozzi lascia in disparte tutti i filtri, tutti i cliché del genere e cerca di andare oltre e far appassionare il lettore non solo alla storia che sta leggendo ma anche al suo modo di raccontarla. Questo è uno dei motivi del perché appena posso leggere un suo libro lo faccio molto volentieri.

Se non ci sono filtri nei personaggi, devo dire che non ci sono neanche negli omicidi. Qui il mondo del cinema lo senti in ogni pagina. L’assassinio di Marianna mi ricorda molto la storia di Sharon Tate, moglie di Roman Polansky uccisa dalla setta di Charles Manson. Ma oltre a questo ci sono molti riferimenti al cinema anche italiano, un piccolo omaggio alla bellezza di questa arte.

Il personaggio più ambiguo e che sono riuscita a focalizzare nel modo giusto è proprio Cordoba, il regista. Diciamo che è un misto tra persona talentuosa che se la tira ed è sopra le righe a persona che sembra mezza pazza e ha bisogno di cure.

Questo è un thriller che consiglio a tutti anche se ci son delle scene abbastanza forti, un thriller con la T maiuscola che vi farà entrare in un mondo diverso da quelli che siamo abituati a conoscere ma che di sicuro vi sorprenderà piacevolmente.

 

Voto: 4,5/5

Consigliato: Sì!