martedì 15 dicembre 2020

IO SONO L'ABISSO DI DONATO CARRISI (NO SPOILER)

 

IO SONO L'ABISSO

di Donato Carrisi

 

TRAMA: Sono le cinque meno dieci esatte. Il lago s'intravede all'orizzonte: è una lunga linea di grafite, nera e argento. L'uomo che pulisce sta per iniziare una giornata scandita dalla raccolta della spazzatura. Non prova ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che è necessario. E sa che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i più profondi segreti. E lui sa interpretarli. E sa come usarli. Perché anche lui nasconde un segreto. L'uomo che pulisce vive seguendo abitudini e ritmi ormai consolidati, con l'eccezione di rare ma memorabili serate speciali. Quello che non sa è che entro poche ore la sua vita ordinata sarà stravolta dall'incontro con la ragazzina col ciuffo viola. Lui, che ha scelto di essere invisibile, un'ombra appena percepita ai margini del mondo, si troverà coinvolto nella realtà inconfessabile della ragazzina. Il rischio non è solo quello che qualcuno scopra chi è o cosa fa realmente. Il vero rischio è, ed è sempre stato, sin da quando era bambino, quello di contrariare l'uomo che si nasconde dietro la porta verde. Ma c'è un'altra cosa che l'uomo che pulisce non può sapere: là fuori c'è già qualcuno che lo cerca. La cacciatrice di mosche si è data una missione: fermare la violenza, salvare il maggior numero possibile di donne. Niente può impedirglielo: né la sua pessima forma fisica, né l'oscura fama che la accompagna. E quando il fondo del lago restituisce una traccia, la cacciatrice sa che è un messaggio che solo lei può capire. C'è soltanto una cosa che può, anzi, deve fare: stanare l'ombra invisibile che si trova al centro dell'abisso.

RECENSIONE: L’uomo che pulisce è invisibile e vive in mezzo a noi, è quella persona che passa la mattina alle 5 per ritirare i sacchetti della spazzatura, è quello che veste in modo anonimo e scandisce la sua vita in modo ordinato, quasi maniacale. Una mattina, mentre sta svolgendo il suo lavoro vede una ragazzina che sta affogando tra le acque del lago di Como. Inizialmente la osserva però un istinto che proviene dalla parte più remota della sua anima e del suo cuore lo fa scattare e decide di salvarla.


Da quel momento la ragazza con il ciuffo viola, che stava per essere risucchiata dal lago, diventa l’ossessione dell’uomo che pulisce.

Se prima il suo mondo e la sua vita erano come un orologio ora le sue azione sono in balia del suo animo, della sua curiosità e niente sarà più come prima.

 Allora, partiamo dal fatto che per me questo libro è un grande NI. Nel senso che non è un brutto libro, anzi, però mi ha lasciato l’amaro in bocca.

 Carrisi ha una capacità comunicativa fuori dal normale, e lo penso dal primo libro che ha scritto. Lui non scrive semplicemente, lui proietta la situazione nella mente del lettore e te la fa vivere come se fosse un film.

Penso che il primo capitolo del libro sia straordinario. Sì è preso il suo tempo per descriverci un bambino e una madre, Vera. Possiamo vedere questo cappello di paglia grande, i bracciali che tentennano, gli sguardi degli uomini che si girano a guardare questa donna bellissima, ma possiamo anche entrare nella mente del bambino. Dal di fuori si vede un bambino che tiene la mano alla madre e cammina ma in realtà nessuno sa come corrono veloce i suoi pensieri. Non ama gli uomini che ronzano intorno alla madre, ha paura di fare qualcosa di sbagliato per non farla arrabbiare e anche se ha fame e sono giorni che non mangia lui non la disturba.

Questo personaggio è talmente intenso che ti entra nel cuore.

 Se non siete mai stati a visitare il Lago di Como, che si trova in Lombardia, qui potete trovare uno scorcio caratteristico della cittadina. Quando la stagione è bassa, tra le vie del paese c’è una tranquillità che un silenzio che ti fa quasi ronzare le orecchie, tutto scorre in modo lento e qui si ha la percezione di questo momento di calma, senza turisti e il tipico chiasso da fine settimana.

 Ci sono diversi punti positivi, oltre ai personaggi e alla scrittura eppure…

 Carrisi, durante la presentazione ha parlato dell’abisso in cui ci saremo sentiti trascinare e dei tanti colpi di scena che avremo trovato.

Ecco, io a dire la verità non ho sentito nessun abisso e i colpi di scena si contano sulle dita di una mano, e a dire la verità non sono poi così sorprendenti.

 Senza fare spoiler vi dico che mi è sembrato di leggere la classica storia thriller, con la differenza che non ne sono rimasta affascinata più di tanto.

 Dopo il gioco del suggeritore, che più che un libro mi sembrava una sceneggiatura per un film, anche qui mi ritrovo con un Carrisi diverso, non ho trovato il mordente dei primi libri e non è riuscito a trascinarmi realmente nel suo mondo.

 Anche se non sono rimasta colpita dalla storia, questo autore rimane uno dei miei preferiti.

 Voto: 3/5

Consigliato: Sì, anche se la storia, secondo me, non è delle migliore, Carrisi si legge sempre volentieri.