venerdì 17 novembre 2023

VERTIGINE DI FRANCK THILLIEZ

Trama: Jonathan Touvier, ex alpinista cinquantenne, si risveglia intontito e non sa dove si trova. Attorno a lui soltanto buio, umidità, freddo. È finito in fondo a una grotta e non ha idea di come sia successo. Non è solo. Insieme a lui ci sono il suo fedele cane Pokhara e due sconosciuti: Farid, giovane di origini maghrebine, e Michel, uomo di mezza età che lavora in un macello. Jonathan è incatenato al polso, Farid alla caviglia; Michel è libero, ma la sua testa è coperta da una spaventosa maschera di ferro, che esploderà se si allontana dagli altri due. Sulla schiena hanno tre biglietti con altrettante domande: «Chi sarà il ladro?», «Chi sarà il bugiardo?», «Chi sarà l’omicida?». Qualcuno sta giocando con loro, e ha tessuto con cura una ragnatela inestricabile per intrappolarli. Chi è? E perché l’ha fatto? Ben presto, però, la domanda più urgente diventerà un’altra: fino a che punto si può arrivare per non soccombere in una situazione così estrema? Se la natura può rivelarsi un’assassina spietata, l’uomo può trasformarsi in un predatore senza scrupoli: tra menzogne e mezze verità, scatta una disperata lotta per la sopravvivenza, da affrontare con ogni mezzo e strategia possibile.

Recensione: mi basta vedere la copertina del nuovo libro di Thilliez per essere felice. Forse mi basta davvero poco ma io sono convinta che lui sia il miglior autore di thriller in questo momento.


Questo libro è scritto da Thilliez ma è distante anni luce da quello che ci ha abituato. Lui è uno scrittore parsimonioso, che sa come dosare ogni minima informazione e che riesce a sorprenderti nel modo giusto e quando arrivi al momento chiave della storia, lui decide di prendere tutto e stracciarlo. Non puoi capire quello che sta per succedere finché non arrivi alla fine della storia ed è proprio per questo che amo i suoi libri.

In questo libro siamo coinvolti in un gioco psicologico. Ci sono tre persone chiuse in una grotta. Non si conoscono, hanno vite completamente differenti ma tutti si fanno una domanda: “Perché ci hanno portati qui?”

Per rendere questa storia ancora più intrigante, i tre signori di ritrovano un biglietto sulla schiena: «Chi sarà il ladro?», «Chi sarà il bugiardo?», «Chi sarà l’omicida?».

Da questo momento inizieremo a conoscere ognuno di loro, scopriremo alcuni lati della loro vita e in qualche modo, tra queste righe cercheremo di risolvere il mistero.

Il mio primo pensiero è stato quello di associare la situazione che stanno vivendo i protagonisti a uno dei film iconici dei primi anni 2000 “Saw l’enigmista”. Quello che stanno vivendo è un gioco perfido ma quello che dobbiamo capire è se la persona che ha ideato questo gioco macabro è uno di loro tre.


Il mio amico Thilly!

Come sempre, soffermarmi sulla bellissima scrittura di Thilliez è quasi inutile, i suoi capitoli sono come acqua ghiacciata che ti colpisce in piena faccia. Non fa giri di parole ma quello che apprezzo è la cura maniacale dei dettagli.

Ho imparato a conoscere il modo di pensare del mio amico Franck e so che se descrive una cosa il lettore deve aspettare il momento esatto in cui uscirà fuori un colpo di scena dettato da quell’elemento.

Penso che non sia facile scrivere dei libri dove i protagonisti sono rinchiusi in un solo luogo, (e infatti mi sono sempre chiesta come ha fatto King a scrivere un libro come “La lunga marcia” dove uno corre… corre e corre!) però non ho mai provato un momento di noia.

Questo è il migliore di Thilliez? Credo di no ma ho apprezzato il fatto di aver letto un thriller diverso scritto proprio da lui.

Voto: 4,5/5

Consigliato: Assolutamente sì!