ANIME FEROCI
di Annie Ward
Trama: «Cose che mi fanno paura: quando Charlie piange. Gli ospedali e i laghi. Quando Ian beve vodka nel seminterrato. L’Isis. Quando Ian si arrabbia... Il pensiero che in me ci sia qualcosa di sbagliato.»
La storia d’amore tra Maddie e Ian è iniziata con
un incontro casuale: lui stava prestando servizio nell’esercito inglese nei
Balcani, lei era una scrittrice e si trovava lì in visita alla sua migliore
amica, Jo. Si sono innamorati a una festa, si sono sposati e quasi due decenni
dopo vivono in una tranquilla cittadina del Kansas, in una bella casa, insieme
all’amato figlio Charlie. Durante una vacanza in campeggio, però, Maddie resta
coinvolta in un incidente che la segna gravemente. Per superare lo shock, la
terapeuta le suggerisce di scrivere un diario. Poco a poco, la donna comincia a
rivelare le sue paure per il disturbo da stress post-traumatico di Ian, le
preoccupazioni per la sicurezza di Charlie e il passato tumultuoso di Ian con
l’amica di Maddie, Jo. Il racconto di Maddie resuscita sedici anni di amore,
paura e avventure turbolente vissuti tra i Balcani e l’Inghilterra, l’Iraq e
Manhattan, fino alla tranquilla casa di famiglia in cui, un giorno, irrompe la
polizia… Mobilitati dalla frenetica chiamata al 911 di un bambino, gli agenti
non sono pronti alla scena del crimine che si trovano davanti. Al sangue che
ricopre ogni superficie.
Recensione: il libro inizia
subito con l’omicidio di una persona. In realtà non sappiamo bene la dinamica a
parte che la polizia riceve una telefonata e il ragazzo del centralino capisce
che c’è un bambino. Bisogna agire subito.
I primi vengono ambientati
diversi anni prima dove Ian e Maddie, i due protagonisti si conoscono, mentre
gli altri sono ambientati solo poche settimane prima.
Interi dialoghi sulla merce,
sulla guerra, su quello che manca alla popolazione. Sinceramente qui bastava
solo un piccolo accenno invece l’autrice si è dilungata troppo.
Vi giuro ma mi veniva voglia
di saltare le pagine perché erano troppo statiche e noiose.
Consigliato: No