mercoledì 28 luglio 2021

ANIME FEROCI DI ANNIE WARD (NO SPOILER)

 ANIME FEROCI

di Annie Ward

Trama: «Cose che mi fanno paura: quando Charlie piange. Gli ospedali e i laghi. Quando Ian beve vodka nel seminterrato. L’Isis. Quando Ian si arrabbia... Il pensiero che in me ci sia qualcosa di sbagliato.»

La storia d’amore tra Maddie e Ian è iniziata con un incontro casuale: lui stava prestando servizio nell’esercito inglese nei Balcani, lei era una scrittrice e si trovava lì in visita alla sua migliore amica, Jo. Si sono innamorati a una festa, si sono sposati e quasi due decenni dopo vivono in una tranquilla cittadina del Kansas, in una bella casa, insieme all’amato figlio Charlie. Durante una vacanza in campeggio, però, Maddie resta coinvolta in un incidente che la segna gravemente. Per superare lo shock, la terapeuta le suggerisce di scrivere un diario. Poco a poco, la donna comincia a rivelare le sue paure per il disturbo da stress post-traumatico di Ian, le preoccupazioni per la sicurezza di Charlie e il passato tumultuoso di Ian con l’amica di Maddie, Jo. Il racconto di Maddie resuscita sedici anni di amore, paura e avventure turbolente vissuti tra i Balcani e l’Inghilterra, l’Iraq e Manhattan, fino alla tranquilla casa di famiglia in cui, un giorno, irrompe la polizia… Mobilitati dalla frenetica chiamata al 911 di un bambino, gli agenti non sono pronti alla scena del crimine che si trovano davanti. Al sangue che ricopre ogni superficie.

 

Recensione: il libro inizia subito con l’omicidio di una persona. In realtà non sappiamo bene la dinamica a parte che la polizia riceve una telefonata e il ragazzo del centralino capisce che c’è un bambino. Bisogna agire subito.


 Il libro si divide in diversi salti temporali dove al centro c’è proprio questo omicidio.

I primi vengono ambientati diversi anni prima dove Ian e Maddie, i due protagonisti si conoscono, mentre gli altri sono ambientati solo poche settimane prima.

 Noi impariamo a conoscere questi due personaggi, come si sono incontrati, quale lavoro facevano, e altre persone secondarie come l’ex fidanzata di Ian e la migliore amica di Maddie: Joanna.

 Essendo un thriller psicologico mi aspettavo che alcune parti fossero più “tranquille” dove l’autrice si prendeva il suo tempo per farci entrare nella mente di Maddie ma secondo me ha tirato troppo la corda. Per interi capitoli non succede assolutamente nulla a parte la semplice conoscenza tra i due protagonisti mentre si trovano vicino alla zona di guerra perché lui lavora per l’esercito.

Interi dialoghi sulla merce, sulla guerra, su quello che manca alla popolazione. Sinceramente qui bastava solo un piccolo accenno invece l’autrice si è dilungata troppo.

 Diventa più interessante invece la parte dove vediamo Ian e Maddie sposati e con un bambino. Il disagio e i problemi che vive Maddie per colpa del marito che è spesso in viaggio, ma veniamo anche a conoscenza di due momenti difficili che ha passato sia quando era bambina che qualche anno prima durante una gita fuori porta. Due strani incidenti di cui uno le ha causato una brutta ferita al viso e testa.

 Noi capiamo subito che c’è qualcosa che non va in questa coppia e pian piano lo scopriamo.

 Verso la fine invece, le ultime cento pagine, si parla di quello che è successo nella casa, dell’omicidio e di quello che hanno trovato i poliziotti.

 In pratica tutta la parte interessante dove si investiga e dove capiamo i problemi di coppia vengono rilegate in poche pagine perché è stata data troppa importanza alla parte di come i due si sono conosciuti.

Vi giuro ma mi veniva voglia di saltare le pagine perché erano troppo statiche e noiose.

 Secondo me questo libro aveva un grosso potenziale, poteva essere un thriller psicologico forte che colpiva in pieno il lettore ma per cercare di creare troppa suspanse alla fine l’autrice è riuscita ad annoiarmi. Peccato!

 Voto: 2/5

Consigliato: No