L’OSSESSIONE
Di
Wulf Dorn
Trama: Che fine ha fatto Ellen Roth? Mark
Behrendt è uno psichiatra con due vite, quella di prima e quella di adesso.
Prima lavorava alla Waldklinik di Fahlenberg, prima aveva Tanja, il suo amore.
Adesso vive e lavora a Francoforte. In mezzo un inspiegabile incidente d'auto
in cui Tanja è morta, e la nebbia dell'alcolismo in cui è precipitato e da cui
l'ha aiutato a salvarsi un'amica: Doreen. Ed è a cena da lei quando qualcuno
bussa alla porta e Doreen va ad aprire: è l'ultima cosa che Mark ricorda. Si
risveglia intontito, Doreen è scomparsa. Poco dopo riceve una telefonata. Se
vuole rivedere la sua amica viva deve svolgere un compito: deve trovare
qualcuno e deve scoprire da solo chi. Ha esattamente 2 giorni, 9 ore e 23
minuti per riuscirci, poi la donna verrà uccisa. Comincia così una corsa contro
il tempo nel tentativo di capire chi c'è dietro questa follia, che cosa lo
motiva, perché ce l'ha con Mark a tal punto, e chi è la persona misteriosa da
trovare. Un tassello dopo l'altro, una rivelazione dopo l'altra, Mark cerca di
risolvere questo enigma mortale, eseguendo al contempo gli ordini folli di uno
sconosciuto, perseguitato da un dolore indicibile e disposto a fare qualunque
cosa ...proprio come lui?
Recensione:
Abbiamo aspettato diversi anni il ritorno di Mark Behrendt ma fidatevi, ne è
valsa la pena.
Sono
passati diversi anni da quando Mark non è più uno psichiatra e la sua vita è
stata completamente stravolta dalla morte della sua amata Tanja.
Le
sue giornate erano tutte uguali, cercava di sopravvivere come poteva ma alla
fine l’unica cosa che non lo rendeva pazzo era cercare l’identità dell’uomo che
ha ucciso Tanja. Per tutto il tempo ha compilato dei quaderni con tutto quello
che si ricordava o che in qualche modo potesse essere collegato a quel fatto.
Ogni giorno ripassava mentalmente la scena e rileggeva gli appunti e questo
l’ha spinto a bere. Ogni giorno sempre di più fino a diventare un alcolista.
Leggendo
alcune parti e ritrovando i personaggi a cui mi ero affezionata, vederli
distrutti e tristi mi ha lasciato l’amaro in bocca. Mi è dispiaciuto moltissimo
ma questo vi farà capire quanto hanno sofferto.
Diciamo
che cadere nel banale potrebbe essere facile ma Dorn è riuscito a gestire la
situazione in modo perfetto. Mentre leggiamo abbiamo quel retrogusto amaro del
tempo che scorre, ogni tanto ci viene ricordato che c’è una scadenza ma il
tutto viene fatto in modo velato da non ammorbare il lettore ma lasciandolo
sulle spine.
Voto:
5/5
Consigliato:
Assolutamente sì! Cosa state aspettando! Ma se non avete ancora letto lo
psichiatra, correte a comprare entrambi!