Recensione: ci sono dei libri polizieschi che fin dalle prime righe ti
attraggono, basta poco per capire che quello che stai leggendo sarà un libro
bellissimo. Come in questo caso.
Recensione: ci sono dei libri polizieschi che fin dalle prime righe ti
attraggono, basta poco per capire che quello che stai leggendo sarà un libro
bellissimo. Come in questo caso.
Recensione: per me questo libro è stata una vera rivelazione. Erano anni che non leggevo un libro, con fantasmi, che mi prendesse così tanto.
La storia inizia in modo assolutamente classico, Adrienne si trasferisce
in questa grandissima villa che si trova in cima ad una collina. La prozia Edith
ha deciso di lasciarla a lei perché è l’unica parente che è rimasta.
Trama: Tra vita e letteratura c’è un potente movimento circolare, inesauribile, che genera sorprese e scoperte. Ce lo dice Ruth Shaw, la libraia che tutti vorremmo incontrare, con il dono di creare legami tra i libri e le persone meglio di Cupido. In questo vibrante memoir, Ruth intreccia i ricordi della sua movimentata esistenza, che sembra un film, alle storie dei personaggi che visitano il suo angolo di paradiso e a riflessioni sui suoi libri preferiti. Prove durissime e dolori a lungo trattenuti hanno punteggiato il suo peregrinare, dove non manca, come nel lieto fine di un romanzo, una bellissima storia d’amore.
Recensione: ci sono libri che riescono a toccare le corde più profonde
del nostro cuore. Non è facile arrivarci eppure, quando ci riescono, scopriamo
nuove sfaccettature della nostra esistenza.
Questo libro mi ha sorpresa, devastata e alla fine mi ha conquistata.
Recensione: spesso quando guardo una copertina e leggo il titolo già mi
immagino parte della storia. Mi creo delle aspettative che quando vengono completamente
ribaltate mi danno una specie di scossa che mi fa amare ancora di più quello
che sto leggendo.
Questo è il caso perfetto!
Recensione: questo libro è una vera e propria valanga. Non parlo solo
della storia ma anche della protagonista: Nina.
Fin dai primi capitoli si capisce che lei è una vera combattente e non
soltanto perché riesce a fuggire da due malintenzionati ma anche dalle tracce
che il suo passato ha lasciato indelebile sul suo corpo.
Recensione: spesso i thriller trattano degli argomenti “spinosi”,
difficili da leggere e forse difficili da scrivere. Qui si tratta di un
argomento come la pedofilia ma voglio mettere subito le mani avanti. Michele ha
raccontato una storia senza entrare nei dettagli in modo tale che nessuno possa
sentirsi infastidito. Con leggero tatto ci ha fatto capire le cose ma senza mai
superare il limite.
Thrilleriani, era da tempo che volevo fare una classifica dei libri che ho amato di più ma in base alle case editrici. Diciamo che potevo partire solo dalla Fazi. La sua collana Darkside è una delle più belle e complete che abbia mai letto... ecco a voi la mia classifica:
Trama: Sembra un mattino qualsiasi: spegni la sveglia, ti versi il caffè e ti prepari per affrontare la giornata. Ma, quando apri la porta d'ingresso, trovi una scatoletta di legno sul pianerottolo. Non sai chi l'abbia mandata. Non sai che cosa contenga. Apri. Dentro c'è soltanto un pezzo di filo. In tutto il mondo, ogni persona che abbia compiuto ventidue anni riceve la stessa scatola misteriosa. E, nel giro di un istante, tutto cambia per sempre: quel filo rappresenta il tuo destino. La sua misura, diversa per ciascuno, indica con precisione quanto tempo ti resta da vivere. Il mondo si divide tra chi ha il filo lungo e chi, invece, corto. Lo scontro è inevitabile: da un lato chi ha tempo e può investire nel futuro, dall'altro chi non ne ha e deve fare i conti con una fine prossima. E, nel mezzo, chi preferisce non sapere e sceglie di non aprire quella scatola. Tra milioni di persone, ce ne sono otto i cui destini sono inestricabilmente intrecciati: una coppia che pensava di avere tempo, un medico che è certo di non averne, amici di penna che diventano pian piano qualcosa di più, commilitoni pronti a tutto pur di contrastare un sistema ingiusto e un politico senza scrupoli che non esita a sfruttare la paura degli elettori a proprio vantaggio.
Recensione:
io mi sono sempre posta questa domanda: se dovessi ricevere una lettera con la
mia data di morte, la leggerei? Per ora ho sempre pensato al no, perché sono
convinta che non potrei vivermi il presente in modo sereno e che la mia mente
si concentrerebbe solo sulla fine. Lo sappiamo tutti che dobbiamo
morire ma la parte più bella è proprio il viaggio che facciamo per arrivarci.