
Trama: Esiste il lavoro dei sogni, e poi esiste il lavoro che il destino decide per te. Fortunata vorrebbe fare la pasticciera e, quando può, si
rifugia nel laboratorio di Mario, un amico che le insegna l’arte dei dolci. Suo
padre Emilio, però, è il titolare di un’agenzia di pompe funebri, e per
mandarla avanti ha bisogno di lei, del suo talento nella preparazione dei defunti. Sempre a contatto con la morte, di cui si prende cura nel
migliore dei modi, Fortunata insegue la vita e non chiede altro che essere libera di scegliere il proprio futuro. Ma cosa succede
quando il destino si mette di traverso? Il rampollo di una dinastia di gioiellieri precipita da un
palazzo veneziano. Un suicidio, o forse un tragico incidente. Il colonnello della guardia di finanza Dante Braghin ha più
di un dubbio e chiede a Fortunata di esaminare il cadavere: il suo occhio sa
notare dettagli che potrebbero sfuggire anche al miglior anatomopatologo. Suo
malgrado, la ragazza verrà così coinvolta in un’indagine pericolosa, quando l’unica cosa che vorrebbe è creare torte e portare dolcezza nella
vita delle persone.
Recensione: spesso quando guardo una copertina e leggo il titolo già mi
immagino parte della storia. Mi creo delle aspettative che quando vengono completamente
ribaltate mi danno una specie di scossa che mi fa amare ancora di più quello
che sto leggendo.
Questo è il caso perfetto!